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Betori

L’omelia del Cardinale Giuseppe Betori

Betori
Il Cardinale Giuseppe Betori

FIRENZE – Un appello a una ritrovata comunione è stato rivolto dal Cardinale Arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori, in occasione della celebrazione dell’Epifania del Signore , tenuta stamani nella cattedrale di Santa Maria del Fiore.

PAPA FRANCESCO Nella sua omelia il Cardinale ha citato quanto ha scritto Papa Francesco nell’Evangelii gaudium: «Il grande rischio del mondo attuale, con la sua molteplice ed opprimente offerta di consumo, è una tristezza individualista che scaturisce dal cuore comodo e avaro, dalla ricerca malata di piaceri superficiali, dalla coscienza isolata. Quando la vita interiore si chiude nei propri interessi non vi è più spazio per gli altri, non entrano più i poveri, non si ascolta più la voce di Dio, non si gode più della dolce gioia del suo amore, non palpita l’entusiasmo di fare il bene. Anche i credenti corrono questo rischio, certo e permanente. Molti vi cadono e si trasformano in persone risentite, scontente, senza vita». Alla chiusura in sé degli individui corrisponde l’autoreferenzialità delle comunità, anche della Chiesa, ha proseguito il Cardinale, mentre a livello personale come pure in prospettiva comunitaria abbiamo bisogno di avere gli occhi pieni di curiosità dei Magi, per interrogare la vita e scorgervi i segni del passaggio di Dio e della sua presenza. «La vicenda dei Magi insegna però anche che i segni non bastano, se non si è capaci di interpretarli – ha detto-. La stella smette di splendere agli occhi degli stessi Magi e il cammino perde l’orientamento. Anche la nostra vicenda umana appare spesso un cumulo di segni difficili da decifrare, incapaci da soli di offrirci un orientamento, se non ci affidiamo alla luce che viene dalla parola di Dio».

UOMO MODERNO E poi un accenno all’atteggiamento dell’uomo di oggi: «L’uomo oggi è esortato da molte parti e con insistenza all’affermazione di sé, in un confronto con gli altri senza esclusione di colpi, e a pensare che la realizzazione di sé consiste nel successo sociale. (..) E questo progetto di autonoma affermazione di sé sta al fondo dello sfaldamento sociale che produce le crisi che dilaniano i popoli e creano i poveri, come pure origina lo sconforto individuale che scaturisce dall’oscuramento delle ragioni e dei fini dell’esistenza».

Scarica qui il testo completo dell’omelia del Cardinale Betori per l’Epifania 2014


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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