Bianchi salva il Maggio Musicale. E la sua «mission»
FIRENZE – Proprio nei giorni della scadenza del suo mandato, il Commissario Straordinario al Maggio Musicale Fiorentino Francesco Bianchi annuncia il «salvataggio» e il rilancio della Fondazione lirica.Di fatto salva anche la sua «mission» (c’è chi, con ironia tutta fiorentina, dice la «faccia») altrimenti destinata ad una fine non gloriosa. Se non fosse intervenuto l’accordo con i sindacati, il suo incarico (inizialmente di sei mesi poi rinnovato di altri sei) ben difficilmente avrebbe potuto essere prorogato e si sarebbe dovuto procedere ad una sua sostituzione. Tutto questo a pochi mesi dalle elezioni amministrative, da cui uscirà la nuova Giunta comunale di Firenze il cui sindaco è presidente della Fondazione. Una grana in meno nell’agenda di Matteo Renzi che si è affrettato ieri a «cinguettare» su Twitter: «Chiuso ottimo accordo al @maggiomusicale Si #cambiaverso anche sulle fondazioni lirico sinfoniche».
ACCORDO – Vediamo in cosa consiste l’«ottimo» accordo. Secondo le prime agenzie si tratta di 4 milioni all’anno risparmiati sulla spesa per i lavoratori a tempo indeterminato nel teatro del Maggio musicale fiorentino. Di fatto l’organico del teatro sarà ridotto da 362 a 310 unità, pari a -52 persone che saranno trasferiti ad altri enti o società. Una cifra inferiore di 8 unità (nei giorni scorsi si parlava di 61 uscite) che evidentemente all’ultimo momento sono state riassorbite nel libro paga della Fondazione.
CREDITORI – Bianchi ha anche annunciato di aver chiuso con le banche creditrici del Maggio (15 milioni il debito complessivo) un accordo per la sospensione del pagamento degli interessi fino al 1 gennaio 2017. Un’intesa analoga sarebbe in corso di elaborazione con fornitori ed artisti, creditori per 7 milioni di euro.
FINANZIAMENTI – «Con questo accordo il Maggio – ha detto il commissario Bianchi – può tornare a camminare sulle sue gambe. Ora esistono le basi perché questo teatro possa uscire dalla crisi». Il piano triennale di risanamento sarà entro il 9 gennaio sul tavolo di Pierfrancesco Pinelli, il commissario straordinario per la lirica nominato dal ministro dei Beni Culturali Massimo Bray e previsto dalla legge Valore Cultura (la n°112/2013). A Pinelli tocca, proprio entro quella data, ricevere dalle fondazioni liriche in crisi le proposte di risanamento per poter attingere ai 75 milioni del fondo di rotazione previsto per il 2014 e ottenere finanziamenti fino ad un massimo di 30 anni.
SINDACATI – In una note apparsa nel tardo pomeriggio di ieri nella bacheca di Facebook della Slc-Cgil Maggio Musicale Fiorentino, il sindacato precisa che «l’ipotesi di accordo firmato da tutte le OO.SS. prevede eccedenze nel settore tecnico amministrativo di 55 unità con trasferimento, come prevede la legge 112/13, con criteri di scelta identificati nell’art. 5 della legge 223/91, la rinegoziazione dell’integrativo con una ricaduta sulle paghe dei dipendenti di una percentuale di riduzione, in termini di retribuzione globale del 6% sul lordo aziendale al netto del Tfr, il distacco della Compagnia di ballo ad una società terza con garanzia occupazionale dei tersicorei e la continuazione dell’attività di MaggioDanza».
MIGLIORAMENTI – «Rispetto al punto di partenza, dall’arrivo del commissario – dicono i sindacati – ci sono stati importanti miglioramenti: siamo riusciti a mantenere l’attività del laboratorio scenografico, evitare l’apertura della procedura di licenziamenti collettivi, evitare l’ipotesi di cessione del ramo d’azienda dei canali di vendita garantendo lo stesso trattamento al personale addetto alla biglietteria rispetto agli altri dipendenti ovvero il trasferimento. Abbiamo statuito l’impegno da parte della Fondazione a esaminare l’istituzione di un fondo sanitario integrativo».
MAGGIODANZA – «Il piano economico presentato dal Commissario Bianchi – commenta in una nota la senatrice Pd Rosa Maria Di Giorgi – ha ottenuto la piena approvazione del Ministero, come testimoniano i finanziamenti riconosciuti alla fondazione fiorentina, e quella dei sindacati, garantendo la salvaguardia dei lavoratori e un serio programma di rilancio del Maggio come eccellenza artistica nazionale, in vista della prossima inaugurazione del nuovo Auditorium. Il corpo di ballo sarà salvaguardato, attraverso un accordo con una compagnia esterna, mentre la Ales Spa garantirà il riassorbimento degli amministrativi in eventuale esubero, mantenendoli sul territorio fiorentino».