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Vino Nobile Montepulciano, al primo posto la tutela del marchio

MONTEPULCIANO (SI) – I produttori del consorzio del vino Nobile hanno incontrato questa mattina nella sala consiliare del comune di Montepulciano il presidente della regione Toscana Enrico Rossi, accolto dal sindaco Andrea Rossi.Ordine del giorno, la tutela del marchio «Nobile», nonché le problematiche che affliggono le aziende produttrici.

Qualche esempio? I produttori hanno lamentato l’eccesso di burocrazia con cui sono costretti a fare i conti: troppi gli adempimenti obbligatori. Oltre a questo, la necessità di una nuova cartellonistica stradale e il finanziamento del Piano integrato di filiera, da 5 milioni di euro, presentato dal consorzio alla regione. E poi c’è il problema principale, quello legato alla concorrenza definita «sleale» del vino «Montepulciano d’Abruzzo». La denominazione ingenera confusione nel consumatore e arreca danno ai produttori toscani.

Non c’è solo il Nobile. Si parla di circa ottanta aziende e oltre trecento produttori, per una produzione che raggiunge quasi quindici milioni di bottiglie. Undici sono di Nobile o Rosso di Montepulciano e le altre di Chianti.

Puntuali sono arrivate le rassicurazioni del presidente Enrico Rossi: «Giudico molto importante la tutela del vostro e nostro vino e del suo marchio, così come è necessario intensificare le occasioni di promozione. Siete una grande realtà che merita attenzione poiché rappresentate una forza produttiva di grande rilievo, che dà lavoro e tutela oltre mille addetti e mi assumo questo compito con grande determinazione».

E sulle questioni sollevate dai presenti ha puntualizzato: «Siete una realtà forte e che tiene bene. Sulla cartellonistica verificheremo se servirà una normativa regionale, quanto al Piano integrato di filiera vedrò se sarà possibile procedere ad un finanziamento scaglionato su due anni. Per ciò che riguarda i rapporti con i produttori abruzzesi credo che la proposta di modifica della loro denominazione in Abruzzo doc Montepulciano possa rappresentare un passo avanti».

Non è mancato l’accenno ai giovani. Rossi ha parlato dei giovani agricoltori, della necessità di farne crescere di nuovi e dell’impegno della regione in questo senso. Trenta milioni di euro di fondi europei e altri 30 del proprio bilancio. Questo l’investimento fatto dalla regione, ha detto. Per concludere con l’invito, rivolto ad amministratori locali e consorzio, a predisporre specifici progetti per i giovani. In ballo ci sono circa cento milioni di euro da dedicare ai tirocini.

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