Costa Concordia, il mare ferma i periti
GROSSETO – Periti e consulenti del processo a Francesco Schettino, per il naufragio della Concordia, vorrebbero effettuare un sopralluogo sulla nave il 23 gennaio. L’incognita? Le condizioni del tempo. Lo si è appreso stamani al tribunale di Grosseto, dov’è stato stilato un cronoprogramma delle nuove operazioni richieste dai giudici in seguito alle istanze delle parti civili. In caso di mare fortemente mosso e di meteo avverso, il sopralluogo dovrà essere rinviato per motivi di sicurezza.
Si tratta di un’operazione importante. Perché persone diverse dai soccorritori e dai tecnici che stanno lavorando sul relitto, potranno calcare la scena del naufragio, ossia quel drammatico teatro dove, il 14 gennaio del 2012, cioè quasi due anni fa, ci furono ben 32 morti.
Al momento sarebbero una ventina i periti e i consulenti autorizzati ad accedere alla Costa Concordia. Dovranno indossare caschi protettivi, giubbotti salvagente, scarpe antiscivolo e forse anche maschere per ossigeno poiche’ in alcuni ambienti muffe e altre produzioni naturali, unite ai materiali in decomposizione, possono dare esalazioni nocive. Stesse preoccupazioni per le condizioni meteo-marine anche in vista delle successive date dei sopralluoghi, che potrebbero essere stabilite successivamente dai giudici di Grosseto.