Schettino: «Indotto in errore da chi guardò il radar»
GROSSETO – E’ stata la giornata del ricordo per le vittime della Concordia. Il secondo anniversario dal naufragio del 13 gennaio 2012. L’ex comandante Francesco Schettino, imputato nel processo in corso a Grosseto, ha rilasciato nuove dichiarazioni difendendosi dalle accuse che gli vengono rivolte.
«Le mie dichiarazioni in sede di interrogatorio di garanzia due anni fa davanti al gip di Grosseto furono causate dall’induzione in errore di coloro che erano preposti ad osservare i radar e a riportare le distanze da me richieste».
L’ex comandate è convinto che la scatola nera ridimensionerà le sue responsabilità: «Per onore della verità -prosegue Schettino- esiste la scatola nera che chiarisce ogni cosa. Mi addolora profondamente che in questa triste ricorrenza si voglia ancora una volta speculare con riferimenti generici su fatti ancora al vaglio del tribunale». Al Teatro Moderno di Grosseto, trasformato in aula di Tribunale, prossima udienza il 27 gennaio. Mentre il 23 periti, consulenti, giudici e avvocati saliranno per la prima volta sulla nave raddrizzata per compiere nuove perizie nella parte riemersa del relitto.