Rossi, Renzi e una Stella in caduta
Stefania Saccardi, renziana, finora assessore di Palazzo Vecchio, potrebbe presto diventare vice presidente della Regione Toscana al posto di Stella Targetti. E, subito dopo, almeno un altro renziano (Eugenio Giani?) entrerebbe a far parte della squadra guidata da Enrico Rossi.
SEGNALI – Sarebbero questi i segnali concreti che Renzi aspetta dal governatore dopo l’incontro di sabato scorso. Un’ora a quattr’occhi capace di cancellare contrasti e divisioni di anni, per dar vita a una collaborazione non solo fiorentina, e non solo amministrativa, ma anche destinata a pesare sugli equilibri nazionali. Il Rottamatore (ora Costruttore di alleanze) ha tutto l’interesse a trovare sponde nel campo cuperliano-bersaniano. Rossi, coerente con la sua visione dell’unità del partito, sarebbe pronto a collaborare. In cambio di che cosa? Della garanzia che il Pd rispetterà la regola che prevede la ricandidatura per il secondo mandato dell’amministratore che ha ben lavorato. In termini molto più semplici significa la richiesta di via libera, senza primarie, per la conferma alla presidenza della Regione per il quinquennio 2015-2020.
ACCORDO – Come sarà raggiunto l’accordone? A quanto pare attraverso vari passaggi A cominciare dalla chiamata in Regione della Saccardi e dell’elezione del nuovo segretario regionale del Pd. Ovvio che Rossi non sosterrà nomi diversi rispetto a quello del renziano Dario Parrini, a condizione che l’approdo finale sia la sua ricandidatura alla guida della Toscana.
GOVERNATORE – Tutto deciso? Non così semplicemente, perché nella schiera renziana non manca chi (il pisano Federico Gelli e non solo) sta sognando di sedere sulla poltrona del governatore, ma la convenienza reciproca di Rossi e Renzi riuscirà, alla fine, a piallare eventuali spigoli. Soprattutto s’insisterà molto sull’intesa istituzionale Regione-Palazzo Vecchio sulla Fortezza da Basso, sulla tramvia e, soprattutto, sull’allungamento della pista di Peretola. Nodo difficile da sciogliere per via della resistenza dell’Enac che pretende il rispetto di parametri precisi, quindi dei canonici 2.400 metri. Ma Rossi potrà presentarsi nell’ufficio di Vito Riggio, numero uno dell’aviazione civile, insieme a un Renzi non è solo sindaco di Firenze ma anche segretario nazionale del Pd, quindi pesante “socio di maggioranza” del governo Letta. Ma intanto bisogna che arrivi il primo segnale, cioè che cada una Stella… Targetti.