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L'acquasantiera spezzata nella chiesa di San Francesco a Prato

Prato, atto vandalico in chiesa

L'acquasantiera spezzata nella chiesa di San Francesco a Prato
L’acquasantiera spezzata nella chiesa di San Francesco a Prato

PRATO – Dopo l’ennesimo atto vandalico in una chiesa diocesana, il vescovo di Prato Franco Agostinelli ha espresso «rammarico e preoccupazione». Questa mattina 17 gennaio un uomo ha danneggiato un’acquasantiera che si trova all’interno della chiesa di San Francesco, in pieno centro storico. Risalgono invece allo scorso 25 novembre gli attacchi ai crocifissi in San Pier Forelli e in San Bartolomeo.

«Non si tratta di un gesto isolato, purtroppo sono fatti che si ripetono e questo ci amareggia profondamente -ha sottolineato monsignor Agostinelli- Speriamo che il responsabile venga trovato al più presto affinché episodi del genere non accadano più. Le chiese devono essere aperte, i fedeli hanno il diritto di poter entrare per la preghiera, la riflessione e il conforto. Non vorremmo essere messi in condizione di fare altre scelte». Come la scelta di chiudere i luoghi sacri, ad esempio.

L’atto vandalico è stato compito mentre il parroco era fuori per una benedizione, ma il vandalo è stato visto da un fedele che stava entrando in quel momento. Il testimone ha spiegato di aver visto una persona esagitata, un uomo bianco, probabilmente italiano, fra i 40 e 50 anni, che tentava di rompere un acquasantiera. Non riuscendoci, pochi secondi dopo, si sarebbe accanito sull’altra, spezzandola. Poi è fuggito facendo perdere le sue tracce.

L’oggetto sacro danneggiato è un’acquasantiera di marmo realizzata nel 1904 da Giuseppe Dinelli, scalpellino di Pietrasanta. L’opera è alta 140 cm e il vaso ha un diametro di 80 cm. Per fortuna l’acquasantiera ha un’anima in ferro, inserita alcuni anni fa, che ha permesso all’opera scultorea, staccata dalla base dal gesto del vandalo, di cadere dolcemente sul pavimento e quindi di non rompersi in modo irreparabile.


Massimiliano Mantiloni

Giornalista

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