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L'omicida è stato arrestato dalla Polizia del commissariato di Montecatini Terme

Ucciso con l’accetta dopo un litigio

L'omicida è stato arrestato dalla Polizia del commissariato di Montecatini Terme
L’omicida è stato arrestato dalla Polizia di Montecatini Terme

PISTOIA – Una causa banale, sembra una luce rimasta accesa in camera da letto, ha scatenato la furia omicida di un uomo, Gianluca Lotti 38 anni che, probabilmente a colpi di accetta, ha ucciso il suo compagno di stanza.

E’ accaduto la notte scorsa in una casa famiglia a Massa e Cozzile, in provincia di Pistoia. A bloccare l’assassino è stato il personale di sorveglianza della struttura. Poi sul posto è arrivata la polizia. Le indagini sono condotte dal commissariato di Montecatini Terme. E’ arrivato anche il magistrato di turno della Procura.

L’omicida nel 1998 aveva ucciso la fidanzata a Pistoia. La giovane, Silvia Gianni, 20 anni, venne colpita con un bastone e finita con una trivella. In primo grado a Lotti fu riconosciuta la seminfermità mentale e venne condannato a 24 anni di carcere. Dopo 6 anni trascorsi nel carcere di Prato e 8 nell’ospedale psichiatrico giudiziario di Montelupo Fiorentino, nello scorso ottobre Lotti aveva ottenuto la libertà vigilata dal tribunale di sorveglianza che lo aveva assegnato alla struttura di recupero «Un popolo in cammino» di Massa e Cozzile.

Lotti era ospite della comunità, seguito dall’Asl per i suoi problemi mentali, dopo aver scontato la pena per il precedente delitto. La vittima è invece Massimo Tarabori, di Pescia, 55 anni, anch’egli in cura per disagi mentali.

Secondo le prime ricostruzioni, Lotti ha aspettato che il compagno di stanza andasse a letto per poi ucciderlo con un’accetta che si era procurato nella stanza degli attrezzi attigua all’abitazione. Prima un colpo alla trachea, quindi altri 14 fendenti, una furia assassina. È stato poi lo stesso Lotti a chiamare il 113 dichiarando di aver ucciso il compagno. È stato arrestato per omicidio dalla polizia.

«Mi dava noia, non spegneva mai la luce, non faceva le pulizie» così si è giustificato Gianluca Lotti ai poliziotti dopo aver assassinato a colpi di ascia il compagno di stanza. L’omicidio secondo una prima ricostruzione fatta dalla polizia di Pistoia è avvenuto intorno alle 22.40, la chiamata al 113 è delle 23.30 da parte dello stesso killer.

Il pm che si occupa del caso ha già disposto l’autopsia. Lotti è invece in arresto per omicidio premeditato e aggravato. Fin dal suo arrivo nella casa famiglia nel pistoiese tra Lotti e Tarabori erano sorti dissapori, poi sempre più frequenti. I motivi, ha raccontato l’omicida al pm di turno Luigi Boccia, erano sempre futili: l’accensione o lo spegnimento della luce, la regolazione del riscaldamento, la pulizia della cucina, il riordino della stanza. Poi il raptus omicida della scorsa notte.


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Massimiliano Mantiloni

Giornalista

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