Albuzzani, una lettera alla moglie prima della strage
FIRENZE – Una busta con scritto di pugno «per Angela» e una lettera all’interno. Poche righe lasciate alla moglie dall’avvocato Lamberto Albuzzani che ieri sera si è ucciso nella sua casa di Sant’Angelo a Lecore, dopo aver fatto fuoco contro la stessa moglie Angela Bellini ed il figlio Marco di 23 anni, ferendoli mortalmente.
Tre semplici ma tragicamente significativi appunti, quelli lasciati dall’uomo: «1. Accetta l’eredità con beneficio di inventario e rivolgiti al notaio …. . 2. Fallo fare tutto a Marco. 3. Paga la multa che è sul mobile».
Sarebbe questo un indizio significativo, in mano agli inquirenti, per escludere che Albuzzani, presidente della Banca di Credito Cooperativo Area Pratese, avesse intenzione di uccidere l’intera famiglia ma «unicamente» di suicidarsi.
L’uomo, solo in casa dove era rientrato prima del previsto, stava per mettere in atto il tragico gesto quando – inattesi – sono rientrati i suoi familiari. Accertamenti sono in corso per stabilire chi sia arrivato per primo: se la moglie (che è stata trovata con la sciarpa addosso come chi è appena entrata da fuori) o il figlio, che una decina di minuti prima era stato in farmacia come rilevato da un scontrino in suo possesso. A questo punto è logico ritenere che l’avvocato Albuzzani vistosi scoperto abbia rivolto, in un momento di follia, il fucile da caccia contro i familiari, decidendo di farli morire tutti insieme.
Oggi 18 gennaio sono in corso le autopsie delle tre vittime presso l’Istituto di Medicina Legale di Firenze.