Defribillatori sui campi di calcio serie D in Toscana
FIRENZE – Ottocento colonnine di soccorso avanzato su tutti i campi della serie D in Toscana. Corsi di primo soccorso per abilitare all’utilizzo dei defribillatori. Varata oggi a Firenze l’iniziativa «Mi stai a cuore», che punta a ridurre drasticamente gli eventi luttuosi nel mondo del calcio di base, frutto dell’accordo tra Comitato regionale della Lega nazionale dilettanti-Figc e la Federazione toscana delle Misericordie. Partirà nei prossimi giorni e si concluderà entro il 2014.
All’inizio è stato ricordato il giovane calciatore Matteo Roghi, deceduto per un arresto cardiaco durante una partita del campionato dilettanti; erano presenti i genitori. L’impegno della Lega Nazionale Dilettanti nell’ambito della sicurezza negli impianti sportivi dove si pratica l’attività calcistica e giovanile si arricchisce dunque in Toscana di un altro importante tassello. L’accordo è stato formalizzato in un protocollo sottoscritto da varie autorità fra le quali, oltre a Mario Bresci, Presidente del comitato regionale Toscano della LND e Alberto Corsinovi, Presidente della federazione Toscana delle Misericordie, anche l’Assessore regionale al diritto alla salute, Luigi Marroni.
Il progetto, è stato spiegato, assume un valore ancora maggiore, perché prepara il terreno all’attuazione del decreto Balduzzi, sull’obbligatorietà dei defibrillatori per le società sportive. La formazione sarà svolta da operatori delle Misericordie toscane, che provvederanno a formare 4 mila tra dirigenti e rappresentanti di circa 800 societaà sportive della serie dilettanti nella regione.
Come spiegato dal vicepresidente della Lega di Serie D, Alberto Mambelli «questo è un bellissimo progetto. Sono contento che sia la Toscana a farlo partire, perché ne va della nostra prevenzione e della salute dei nostri ragazzi, degli atleti e non. Un defibrillatore sul campo vuol dire salvare una vita a chiunque». Per il presidente delle Misericordie toscane, Alberto Corsinovi, «sarà un impegno non da poco formare in questo anno 4 mila persone in tutta la Toscana, ma lo assumiamo ben volentieri, per contribuire a migliorare la sicurezza sui campi di calcio». Soddisfazione anche dell’assessore regionale al Diritto alla salute, Luigi Marroni, secondo cui «è un passo importante e un altro tassello di una strategia complessiva per la diffusione del soccorso immediato nello sport. È un percorso iniziato anni fa nella Regione, che oggi vede un ulteriore passo in avanti».