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La Fiorentina di Montella è pronta per affrontare l'Inter

«Fiorentina, Matri non mi basta» (AUDIO)

Vincenzo Montella non si fida della partita di Catania
Vincenzo Montella teme molto la partita di Catania

Ecco che cosa ha detto il tecnico viola su Matri (audio)

FIRENZE. Anche Vincenzo Montella sdogana Alessandro Matri. Non annuncia che lo farà giocare titolare – andrebbe contro il suo costume – ma quel «é disponibile anche mentalmente» suona praticamente come una certezza: domani a Catania il centravanti viola sarà l’ex milanista. Ovviamente è tra i convocati, insieme Roncaglia che non era al meglio: depennati dalla lista dei 24, invece, Iakovenko e Olivera sempre più con le valigie in mano.

GIOCO. Sulla possibilità che la Fiorentina cambi qualcosa anche dal punto di vista tattico, Montella invece non si sbilancia, limitandosi a dire che, in attesa anche di Gomez («ma non chiedetemi se la prossima settimana sarà quella buona per rivederlo in gruppo»), bisognerà verificare sul campo ogni idea, anche perché spesso le squadre possono giocare anche con un centravanti che in realtà non lo è per caratteristiche.

IL CATANIA. Dunque nessuna anticipazione di formazione (Cuadrado e Vargas restano i favoriti per supportare l’ex bomber di Juve e Milan) ma solo tanti avvertimenti alla squadra sulla pericolosità del Catania nonostante l’ultimo posto in classifica. «Intanto auguro ai siciliani di salvarsi perché in quel club ho vissuto un’annata splendida anche umanamente.E comunque non dovremo sottovalutarlo, anche con De Canio ha fatto ottime prestazioni. Con Maran lo scorso anno ha fatto il record di punti. Ricordiamoci pure che all’andata abbiamo sofferto per ottenere la vittoria. Credo che sarà una vera battaglia sportiva».

MERCATO. La Fiorentina però ci arriva con la consapevolezza di avere alle spalle una società molto forte visto come si è mossa sul mercato in settimana. A proposito, ma a Montella basta così? «La società si è mossa con tempismo, ha dato segnali importanti. Le operazioni sono state chiuse in breve tempo. Diciamo che mi accontento ma allo stesso tempo non mi accontento: qualcos’altro si potrebbe fare e abbiamo anche le idee chiare su come muoverci, ma questo non vuol dire che noi siamo nelle condizioni di farlo».

ANDERSON. Stamattina in allenamento, comunque, il tecnico viola ha visto per la prima volta all’opera anche Anderson, il cui acquisto è stato ufficializzato dalla società. «Può fare l’interno ma è un giocatore in grado di ricoprire diversi ruoli, nato trequartista. Mi sembra che si sia già calato nella realtà, è molto scaltro e furbo: si dovrà scontrare con persone scaltre come lui, sarà una lotta per una maglia da titolare». Il problema è che Anderson è ripartito per l’Inghilterra a causa di problemi burocratici: tornerà la prossima settimana ma lo stesso allenatore per ora non può dire quando potrà essere a disposizione.

PROGETTO. Resta il fatto, comunque, che tutti questi movimenti dimostrino una volta in più come la dirigenza viola pensi in grande. «La Fiorentina vuole crescere e divertirsi. Sta facendo degli investimenti importanti sempre con raziocinio. C’è programmazione e nell’emergenza è stato fatto uno sforzo in più. La società ha dato un segnale forte e noi adesso non abbiamo più alibi, ma sulla carta si rafforzano sempre tutti. Ma anche se Antonio Conte ha detto di essere preoccupato per come si stanno muovendo Roma e Napoli io non mi associo…»Un po’ come dire che, con un Matri in più, da domani la caccia al terzo posto e alla Champions League, riprende.


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Massimiliano Mugnaini

Giornalista

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