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Fiorentina in semifinale, decisivo Compper: 2-1 al Siena

Josip Iličič
Josip Iličič

FIRENZE – Diventa decisivo uno che non ti aspetti, un tedesco che non è Mario Gomez, ma l’umile difensore Compper, mamma nata in Germania e babbo della Guadalupa. Colpisce di testa alla mezz’ora della ripresa e spiana alla Fiorentina la strada della semifinale di Coppa Italia. Dove incontrerà l’Udinese. Andata in Friuli il 4 febbraio.

Fiorentina convinta, sicura del suo gioco, della manovra che inebria, ma un po’ sbadata al quarto d’ora della ripresa, quando lascia che Giacomazzi la infili, interrompendo l’imbattibilità di Neto, che durava da 702 minuti. Ma la squadra di Montella non molla nemmeno sotto la pioggia che stronca le gambe. Mati Fernandez monta in cattedra e Borja Valero mostra numeri da campione, da giocatore che meritrerebbe un posto nella Sana che andrà al Mondiale. Ma che Del Bosque, che vede soprattutto Barcellona e Real Madrid, gli negherà. Così come l’arbitro Giacomelli ha negato un chiarissimo rigore ai viola a inizio ripresa. Decisione che, per fortuna, non ha influito sul risultato.

Viola ancora in lotta su tre fronti. Attesa domenica dal Genoa, che affronterà con Matri di nuovo in grande spolvero. E’ rimasto in tribuna con il Siena, ad applaudire i compagni insieme ad Andrea Della Valle. Ma è carico. Così come Montella, molto contento nel dopopartita della prova della Fiorebntina: capace di vincere contro un Siena ammirevole e caparbio e di resistere aòlle insidie di una serata dominata dall’acqua e dal campo viscido e pesante.

Si comincia sotto una pioggia fine ma fitta e insistente, capace di penetrare fin nelle ossa. I giocatori ne risentono. Ma Cuadrado è il primo a scuotersi e a superare il fastidio, arrivando ad affacciarsi al limite dell’area e a tirare (5’), costringendo Farelli a una non facile deviazione in angolo. La Fiorentina cerca di affondare, ma il Siena fa argine, si difende con ordine e prova a contrattaccare. Si vedono Rosina e Giannetti, giocatore in comproprietà con il Verona. Piace alla Juve. Chissà che i dirigenti della città del Palio, con seri problemi di bilancio, non decidano di cederlo in questi giorni. Ma il pallino è in mano ai viola. Che al 19’ trovano il gol con un rilancio da centrocampo che pesca Ilicic sulla tre quarti. E’ bravo lo sloveno a difendere la palla e a infilarsi in area per lasciare partire col destro, che non è il suo piede preferito, un tiro non irresistibile che tuttavia fila sgusciante sull’erba bagnata, passando sotto i guantoni del portiere senese. Partita sbloccata. E la Fiorentina si bea del vantaggio continuando a dominare e divertendosi a mostrare giocate di Borja Valero e Mati Fernandez degne delle più esigenti arene del calcio, sotto lo sguardo assai compiaciuto di Andrea Della Valle, che non si è voluto far mancare questo quarto di Coppa, accanto al quale siede il bomber Matri, pronto a tornare in campo domenica contro il Genoa, dopo la doppietta e il lieve infortunio di Catania.

Intanto la pioggia fine di avvio partita si è trasformata in un rovescio devastante, una specie di diluvio che mete a dura prova la stabilità dei giocatori. In questi casi il segreto sta nei tacchetti giusti, praticamente antiscivolo, ossia capaci di affondare nel terreno. Il fondo regge. Rimane l’incognita di qualche rimbalzo falso. E in avvio di ripresa la difesa senese tira in ballo la negativa situazione ambientale per due falli piuttosto netti. Il primo, da rigore, su Mati Fernandez, atterrato in area da Matheu. Il secondo su Ilicic al limite. Ma l’arbitro, incredibilmente, ammonisce il viola. Fiorentin in cattedra? Sembra di sì. Ma se non metti al sicuro il risultato, nel calcio rischi sempre. Così su una punizione da fuori, apparentemente non pericolosa, Rosina pennella un bellissimo pallonetto in area per Giacomazzi che, di testa, anticipa Pasqual e infila alla sinistra di Neto, interrompendo il lungo periodo d’imbattibilità del portiere: 702 minuti fra campionato, Europa League e Coppa Italia. Partita riaperta. Per tutti la fatica raddoppia per via del campo pesantissimo. Ormai è una lotta. Beretta sostituisce il gioiellino Giannetti con il più temprato Plasmati.

Nonostante tutto, la Fiorentina non rinuncia alle finezze. Pizarro mette in crisi mezza difesa senese e serve Cuadrado he tira. Deviazione in angolo. Batte Ilicic, in area svetta Compper: gol. Fiorentina in grande spolvero. Puzarro colpisce il palo. Ma improvvisamente arriva la tegola che rende un po’ amara la serata: Ilicic si scontra con un avversario e piomba a terra urlando. Problema alla spalla. Lo portano via in barella. Al suo posto entra Matos che porta nuovo brio alla manovra. Joaquin ha una palla buona, tira ma è di nuovo il palo a dire no.

La pioggia è meno battente e la Fiorentina cerca di tenere la palla alla sua maniera, per evitare fiammate avversarie e tentare di chiudere una partita in bilico fino al recupero, ma che i viola, alla fine, meritano di vincere. Schiudendosi la porta della semifinale. La corsa continua su tre fronti.

FORMAZIONI E PAGELLE

FIORENTINA:Neto 6,5; Roncaglia 5,5; Gonzalo Rodriguez 6; Compper 6,5; Pasqual 5,5 (dal 25’ st Vargas 6); Aquilani 6; Mati Fernandez 7; Borja Valero 6,5 (dal 9’ st Pizarro 6,5); Cuadrado 6; Joaquin 6; Ilicic 6,5. All.: Montella 6,6

SIENA: Farelli 6; Angelo 6,5; Giacomazzi 6; Dellafiore 6; Matheu 5,5 (dal 36’ st Belmonte 6); Giannetti 6,5 (dal 28’ st Plasmati 5,5); Valiani 6,5; Pulzetti 5,5; Feddal 5,5; Rosina 6,5; Paolucci 5. All.: Beretta 6,5

Arbitro: Giacomelli di Trieste 5,5

Marcatori: nel primo tempo al 19’ Ilicic; nella ripresa al 14’ Giacomazzi e al 30 Compper.

Spettatori: 15.321 per un incasso di 150.361 euro.


Bennucci

Sandro Bennucci

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