Skip to main content

Fiorentina, tripletta di Aquilani. Ma col Genoa è solo 3-3

Fiorentina vs Genoa - Serie A TIM 2013/2014
Aquilani dopo il terzo dei suoi gol (Foto Riccardo Sanesi)

FIRENZE – Serata da fantasmi. Pronti a ballare contro la Fiorentina, sotto forma di clamorosi errori arbitrali e di errori, soprattutto in difesa. Per fortuna ci ha pensato un giocatore collaudato a trovare la sua notte magica: Alberto Aquilani, autore della tripletta che consegna ai viola un punto permettendogli di restare a meno tre dal Napoli e dal sogno-Champions. Purtroppo è sfumato il sogno di accorciare fino a meno uno. Un sono accarezzato nel secondo tempo, dopo che fantasmi e streghe avevano ballato a lungo sopra e dentro il Franchi sotto varie forme. Per esempio quando l’arbitro ha concesso al Genoa un rigore invece di ammonire Antonelli per simulazione. Eppoi quando ha convalidato il raddoppio di Antonini, che la moviola ha mostrato in fuorigioco.

DIFESA – Ma anche la Fiorentina ci ha messo del suo. In difesa si è fatta sentire la mancanza di un giocatore solido, che da solo fa reparto, come Gonzalo Rodriguez. E a metà campo sono mancate le giocate geniali di Borja Valero. Per fortuna, lo ripetiamo, è salito in cattedra Aquilani, felicissimo nel trasformare il rigore dell’uno a uno, eppoi a trovare altre due felicissime conclusioni. Merita i complimenti di Montella e anche di sua moglie, l’attrice Michela Quattrociocche, romana diventata tifosissima della Fiorentina.

OCCASIONE MANCATA – L’impressione? Un’occasione mancata. Cosa che purtroppo capita spesso alla Fiorentina nel momento in cui sembra in grado di spiccare il salto verso posizioni più alte in classifica. Nemmeno Matri è riuscito a impressionare nel debutto casalingo. Dopo la doppietta di Catania è apparso spaesato, poco incisivo. Così com’è da rivedere Anderson, bravo nel palleggio ma ancora wmigliante a un pesce fuor d’acqua, comprensibilmente non inserito nel gioco viola.

PUNTI REGALATI – Morale? Pazienza. Ora i viola dovranno provare a vincere a Cagliari. E sperare di recuperare un po’ di titolari, a cominciare da Gonzalo e Borja. Magari non sarebbe male se si riuscisse a sapere qualcosa di preciso su Mario Gomez. Sarà convocato e la trasferta in Sardegna?. E per la semifinale di Coppa Italia, il 4 febbraio, a Udine? La Fiorentina è una bella realtà, ma palesa un difetto noto: regala punti, in un modo o nell’altro, proprio nel momento in cui ci si aspetta che possa spiccare il volo.

Il fallo inesistente del portiere Neto su Antonelli
Il fallo inesistente del portiere Neto su Antonelli

ARBITRO PROTAGONISTA – È una serata fredda, ma soprattutto nervosa. La Fiorentina si scuote subito: al 3’ Joaquin serve Matri che scarta Perin in uscita vana ma recupera Marchese deviando in angolo. I viola manovrano bene, soprattutto grazie a un Pizarro in serata di grazia che appoggia la difesa e si fa prezioso suggeritore per l’attacco. Ma è difficile triovare un varco nella difesa rossoblù, dove pare ben inserito Burdisso. Al 17’ Pasqual si trova un otti mo pallone fra i piedi in area genoana, tira con decisione, ma un rossoblù riesce a metterci il piedone per deviare. Sette minuti più tardi è Aquilani, con un indovinato spunto a metà campo, a lanciare Matri in area che però è pressato e sbilanciato e calcia fuori. Ma passano meno di 120 secondo che l’arbitro diventa incredibile protagonista: Antonelli corricchia verso la porta viola, Neto esce, non lo sfiora nemmeno, e lui fa finta di essere stato toccato. Si butta in terra come il più scadente degli attori. E il signor Tommasi di Bassano Del Grappa (concittadino ma evidentemente non discepolo di Agnolin, grande direttore di gara degli anni Settanta) abbocca e concede il rigore. Trasformato da Gilardino. Ma ha fortuna questo Tommasi: perché al 32’ De Maio atterra Ambrosini. E l’arbitro ripunta il dito sul dischetto: batte Aquilani. Gol: uno a uno. Che dura poco: pechè un rimpallo sfortunato di Pizarro diventa un formidabile assist per Antonini, in evidente fuorigioco, che scappa sulla destra e va battere, indisturbato, Neto. Anche in questo caso Tommasi non fa una piega e convalida. Incredibile! Ma se lui non vede ci si chiede che cosa ci stiano a fare i suoi assistenti.

TROPPI FANTASMI – Ahi, che serataccia per i viola! I fantasmi sembrano essere calati davvero sul Franchi. Ma a scacciarli ci pensa ancora Aquilani che indovina l’angolo alla destra di Perin, risolvendo una mischia, quasi un corpo a corpo a forza di calci e trattenute per la maglia fra attaccanti viola e difensori genoani. Due a due meritatissimo, ma francamente stretto ai viola. Che nel secondo tempo, al 4’, segnano ancora con Aquilani. Tripletta? No, gol annullato per fuorigioco. C’era? Millimetrico, ma forse sì. Poi gran brivido sulle schiene dei tifosi viola: Konaté tocca un pallone che attraversa lo specchio della porta viola e finisce fuori. Quindi Montella decide di dare più brio alla manovra inserendo Mati Fernandez al posto di Ambrosini che comunque non ha demeritato, procurandosi anche il rigore. Ma l’eroe della serata è l’altro ex milanista (e anche ex romanista), Alberto Aquilani. Joaquin gli pennella un bell’assist sulla destra e lui non si lascia sfuggire l’occasione per infilare ancora Perin con una rasoiata alla sua destra. Addio fantasmi. E addio streghe. Anche se Gasperini, allenatore del Genoa, prova a buttar dentro un furetto piccolino e dribblomane dal nome impronunciabile: Fetfatzidis. Dicono sia il Messi greco. In effetti sguscia e tira: però è impreciso.

ANDERSON – Nella Fiorentina, invece, esce fra gli appalusi, meritatissimi, il bomber della serata, Alberto Aquilani. E debutta il brasiliano Anderson, con il numero 88 e una gran cresta sulla testa, proveniente dal Manchester United. Ma improvvisamente è tre a tre: angolo genoano, in due spizzicano il pallone, che finisce sui piedi di DeMaio, lesto ad anticipare Mati Fernandez, che soffre sempre quando deve difendere. E i fantasmi ballano di nuovo, anche se meno festosi. Il pareggio non fa bene alla Fiorentina, ma per i tifosi viola c’è forse una consolazione: questa partita poteva finire anche peggio.

FORMAZIONI E PAGELLE

FIORENTINA: Neto 5,5; Roncaglia 6; Compper 5,5; Savic 6; Pasqual 6; Aquilani 7,5 (dal 28’ st Anderson 6); Pizarro 6,5; Ambrosini 6,5 (dal 10’ st Mati Fernandez 5,5); Cuadrado 5,5(dal 34’ st Matos sv), Matri 5,5; Joaquin 6 . All.: Montella 6

GENOA: Perin 6; Antonini 6,5; Marchese 5,5 (dal 15’ st Fetfatzidis 6); Burdisso 6; Konaté 6,5; Matuzalem 6; De Maio 6,5; De Ceglie 6 (dal 25’ st Stoian sv) ; Bertolacci 6; Gilardino 5,5; Antonelli 5,5. All.: Gasperini 6

Arbitro: Tommasi di Bassano del Grappa 4

Marcatori: nel pt al 26’ Gilardino su rigore; al 34’ (rigore) e al 41’ pt e al 12 st Aquilani; al 33’ Antonini. Nel st al 31’ De Maio.

Ammoniti: De Maio, Bertolacci, Cuadrado


Sandro Bennucci

Direttore del Firenze PostScrivi al Direttore

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741