Toscana, nuovo pellegrinaggio ad Auschwitz nel 2015
FIRENZE – ”C’e’ bisogno nuovo Umanesimo per bandire dalla storia del mondo qualsiasi aberrazione dell’uomo, perche’ solo dall’uomo che riconosce l’uomo passa la difficile strada per garantire che l’orrore della Shoah rappresenti solo un ricordo e non ritorni nel futuro”. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale Alberto Monaci, durante la seduta solenne dell’Assemblea toscana per il Giorno della Memoria. Questa giornata, ha ricordato, “ha anche sua base legislativa, segno formale di uno stato e una comunita’ che non vogliono dimenticare. Siamo lo stato delle molte o troppe leggi, questa e’ una delle poche di cui realmente sentivamo il bisogno e l’importanza”.
“Rifinanzieremo ancora il treno della Memoria” ha poi detto Enrico Rossi, presidente della Regione. Che ha aggiunto: “Il nuovo viaggio porterà ad Auschwitz e Birkenau migliaia di studenti toscani nel gennaio 2015. E io sarò con loro. Ricordare quanto accaduto ieri serve anche ad avere un paradigma utile per l’oggi e se non vogliamo che i fantasmi del passato si ripresentino. la politica deve guardare in alto e i giovani devono trovare motivi per volare in alto”.
Nel corso della seduta e’ intervenuta Liliana Picciotto, storica del centro di documentazione ebraica contemporanea, che ha parlato in particolare del ruolo delle donne ebree durante la Shoah. Che colpiva indifferentemente tutti, ma i bambini e le donne giovani erano visti come gli elementi piu’ pericolosi, perche’ rappresentavano il futuro del popolo ebraico. Toccante la testimonianza di Perla Levy Calò, che ha raccontato la sua fuga dopo che un comando tedesco era piombato nella sua casa di famiglia, a Fiesole, ordinando a tutti di rimanere confinati in attesa di ordini. Assieme al marito riuscì a fuggire in provincia di Arezzo, dove, grazie alla generosità degli abitanti e a continue fughe nei boschi del Pratomagno in occasione dei rastrellamenti, Perla e altri ebrei sopravvissero, fino a riuscire a raggiungere il fronte. Perla Levy Calo’ ha voluto ringraziare il paese di Raggiolo e in particolare l’attuale sindaco Ivano Versari, presente alla seduta solenne del Consiglio regionale.
In Prefettura, sempre a Firenze, si è svolta la cerimonia di consegna delle medaglie d’onore del Presidente della Repubblica ai deportati della provincia di Firenze nei lager nazisti. Sono stati 23 i riconoscimenti conferiti dal prefetto, Luigi Varratta, e dai sindaci dei comuni di provenienza degli insigniti (Firenze, Bagno a Ripoli, Barberino di Mugello, Certaldo, Firenzuola, Figline-Incisa Valdarno, Empoli, Marradi, Montelupo Fiorentino, Sesto Fiorentino).