Concordia, non ci sarà un processo parallelo
ROMA – Non ci sarà un processo parallelo per il naufragio della Costa Crociere, oltre a quello attualmente in corso a Grosseto che ha come unico imputato il comandante della Nave Francesco Schettino. La Corte di Cassazione ha oggi confermato i cinque patteggiamenti nei confronti di altrettanti indagati nell’ambito del naufragio, avvenuto il 13 gennaio 2012 al Giglio, che coinvolse 4.229 persone a bordo, tra passeggeri e membri dell’equipaggio, e nel quale morirono in 32.
La quarta sezione penale della Suprema Corte ha dichiarato inammissibile il ricorso della Procura Generale della Repubblica di Firenze che aveva impugnato i cinque patteggiamenti in relazione al riconoscimento delle attenuanti generiche. In questo modo sono stati confermati i cinque patteggiamenti per gli imputati con pene inferiori ai 3 anni. Ciro Ambrosio, Silvia Coronica, Jacob Rusli Bin, Roberto Ferraini e Manrico Giampedroni erano accusati di omicidio plurimo colposo e lesioni colpose. Gli ufficiali Ambrosio, vice di Francesco Schettino in plancia, Coronica e il timoniere indonesiano Rusli Bin, erano indagati anche di naufragio colposo.
Un secondo processo avrebbe assecondato le richieste delle parti civili, che tra gli obiettivi hanno proprio quello di estendere le responsabilità del naufragio oltre la figura di Schettino.
paolo
Meno male, non ci sarà un processo parallelo. Se non altro con il giudizio in corso, probabilmente tutto finirà tra appena 7 o 8 anni!