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La Fiorentina di Montella è pronta per affrontare l'Inter

Fiorentina, Montella deciso: a Cagliari per tre punti

Juan Cuadrado non è al top ma è stato comunque convocato
Juan Cuadrado non è al top ma è stato comunque convocato

FIRENZE. Pensare solo al Cagliari. Senza dare nessun tipo di vantaggio a Lopez. È il preciso comandamento di Vincenzo Montella alla vigilia della partita in Sardegna che precede la prima semifinale di Coppa Italia e arriva proprio all’indomani della chiusura del mercato.

PRETATTICA. In tal senso dalla lista dei convocati resta fuori Rebic («meglio che rifletta tranquillo su cosa vuol fare») mentre per la Sardegna sono partiti sia Cuadrado che, a sorpresa, Borja Valero. «Juan – rivela il tecnico – non si è allenato molto in questi giorni: non è al massimo ma non svelo se giocherà. Borja sta bene, però non è guarito perfettamente dal suo problema. È anche vero che a differenza di giocatori che hanno un tono muscolare più importante, per lui la valutazione può essere diversa». L’impressione è che nessuno dei due comunque parta dal primo minuto, con l’impiego di Joaquin e Vargas sugli esterni del tridente e magari Mati Fernandez a centrocampo con Anderson pronto a rientrare.

ANDERSON. La sua conferenza stampa di ieri deve aver divertito anche Montella. Il tecnico oggi ha scherzato sul fatto che non potrà mai fargli vedere video sulle squadre avversarie, visto che lui a casa non ha la tv. Tornato serio, ha parlato del suo ruolo («può fare tutto ma lo vedo più che altro come interno. Ha giocato anche a due, ma non mi pare possa essere il vice Pizarro») e del fatto che in questo momento, «in base alle nostre valutazioni ha 20-30 minuti di autonomia, non di più».

CAGLIARI. Chiaro quindi che non lo farà partire dall’inizio, anche perché non si fida affatto dei sardi. «Stavolta – analizza – ci sarà anche il pubblico ma questo è un vantaggio per tutti, anche per noi. Comunque sono una squadra matura, che fa bene entrambe le fasi di gioco. Hanno uomini di qualità con tante possibilità e un sistema di gioco collaudato. Ultimamente magari stanno conquistando pochi punti, ma fanno sempre buone prestazioni. Andare avanti in Coppa Italia sarà molto più facile se vinceremo domani perché vincere aiuta a vincere. Con un successo a Cagliari avremo molta più convinzione, quindi quella di domani è la partita più importante. Non dovremo assolutamente avere la testa alla settimana prossima».

ARBITRI. E neppure a quella passata. Nel senso di continuare a pensare ai torti subìti con il Genoa. «Non dobbiamo piangerci addosso o trovare alibi per le mancate vittorie. Dobbiamo essere più forti anche di queste situazioni. Ho trovato molto interessante l’incontro di lunedì a Milano: abbiamo ascoltato quello che dovevano dire. I ragionamenti dei direttori di gara sono importanti, spiegano il regolamento: non tutti lo conoscono perfettamente».

DIAKITE’. E quando ha parlato, Montella non sapeva perfettamente neppure come sarebbe finito il mercato della Fiorentina. «Manca ancora qualche ora ma l’importante è che termini perché disturba e distrae un po’ tutti gli allenatori. In generale si sono rinforzate tutte le squadre ma da noi sono arrivati quattro giocatori, ci faranno tutti comodo nell’immediato e in prospettiva: grazie quindi alla società anche perché siamo andati fuori parametri. Sono soddisfatto. Anche di Diakitè visto che avevamo l’esigenza di avere un elemento che potesse fare il centrale e l’esterno basso. Lui può giocare anche a 3 ed ha anche grande fisicità da sfruttare sulle palle alte. Eravamo vicini al francese già lo scorso anno ma il club non volle disturbare la Lazio».

GOMEZ. Chiaro poi che Montella si auguri di avere presto anche quello che tutti indicano come il vero acquisto del mercato di gennaio: Gomez. «Le sensazioni di Mario sono positive, vedo che anche se si allena a parte adesso – conclude il tecnico viola – partecipa con l’occhio a quello che fa la squadra, mi pare abbia grande voglia di rientrare. Nelle ultime oreho sentito molto più sereno anche Rossi dopo il responso della visita negli Stati Uniti. Mi auguro che Giuseppe possa tornare a giocare prima della fine del campionato, anche per poter cullare il sogno del Mondiale, non solo per un discorso relativo alla Fiorentina».


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Massimiliano Mugnaini

Giornalista

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