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Fiorentina, brutta sconfitta a Cagliari: 1-0

Fiorentina a testa bassa a Cagliari

CAGLIARI – Cominciamo esprimendo un dubbio: è stata, questa di Cagliari, la peggior Fiorentina del campionato, oppure quella sconfitta a Udine detiene ancora il primato della prestazione più brutta? Basta porsi la domanda per dare l’idea della giornataccia viola in Sardegna. Inevitabile la sconfitta contro un avversario tostissimo, determinato e lottatore, che ha giocato con grande impegno vincendo con merito anche se solo su un rigore. Trasformato da Pinilla, ancora una volta la bestia nera di una Fiorentina brutta, irriconoscibile. Perfino incapace di costruire una vera occasione da gol. La Champions? Per ora l’inseguimento del Napoli si ferma. O resta un sogno? Forse no, la speranza di ripartire non manca, soprattutto se Montella avrà la possibilità di recuperare gli assenti. E magari, se tornasse Mario Gomez… Ma è inutile addentrarsi nelle sabbie mobili..

STERILE – Certo, ha pesato l’assenza di Cuadrado, mentre non è bastata la generosità di Borja Valero, entrato a ripresa avviata proprio per rilevare l’inconcludente Anderson. E Matri? Un’attenuante ce l’ha: quella di essere rimasto troppo isolato in mezzo al bunker sardo, sempre impenetrabile. Aggiungiamo che Montella non è riuscito a evitare che la Fiorentina finisse nella rete tesa da Diego Lope, allenatore del Cagliari che ha indovinato la mossa di bloccare la manovra viola, fermando le fonti del gioco (in particolare Pizarro) e rendendo aridi e privi d’efficacia i lanci per Matri, ariete sterile forse non solo per colpa sua.

COPPITALIA – Ora la Fiorentina deve riscattarsi proprio a Udine, dove rimediò la prima brutta figura. Martedì ci sarà la semifinale di andata di Coppa Italia. Sarà vietato sbagliare perché se si allontana l’obiettivo Champions bisognerà almeno tentare di giocare la finale della Coppa nazionale, e magari provando a vincerla. Per far dimenticare la partita di Cagliari, che resterà come pagina scura di questa stagione.

PEPITO – Debutta dal primo minuto Anderson. Ma prima di pensare al Cagliari, la Fiorentina ha dedicato videomessaggi, firmati da Andrea Della Valle e da tutta la squadra, a Pepito Rossi, per i suoi 27 anni: “Ti spettiamo presto, sbrigati a tornare, il campionato è ancora lungo”. E ancora: “Tieni duro”. Ma un augurio, sia pure non ufficiale, va anche a un grande ex viola, Gabriel Batistuta, che compie 45 anni.

Vanno in panchina Cuadrado e Borja Valero. Partenza lenta. Il primo acuto è del Cagliari (10’) Sau lancia Pinilla scattato in area, ma è bravo Neto a uscire e a bloccare protetto da Savic. Pizarro c erca di costruire, ma si di lui gioca Cabrera, appiccicato come un francobollo. Infatti la partita risulta molto tattica, le squadre si studiano e si controllano, attente più a non sbagliare che a cercare l’affondo. Sbadigli? In sostanza sì. Ma al 20’ brivido sulla schiena dei viola: Neto esce male, ma il Cagliari non sfrutta. Pinilla e Dessena non colgono quella che è la prima vera occasione da gol dell’incontro. Montella dà segni di nervosismo perché i viola soffrono la spinta offensiva cagliaritana, in particolare gli spunti di Sau e Pinilla.

RIGORE – La Fiorentina fa molta fatica a ribattere e i lanci verso Matri, troppo isolato, finiscono sui piedi o sulla testa di Rossettini che non lascia spazi. Ma è il Cagliari a trovare lo spunto giusto: al 38’ Sau riesce a sorprendere Roncaglia che cerca di recuperare allungando il gambone, ma aggancia l’avversario in area e lo butta giù in area. Rigore. Va sul dischetto Pinilla che infila il pallone alla destra di Neto. Ahi!. Brutta situazione per la Fiorentina. Che non sa reagire, va al riposo in svantaggio, ma soprattutto senza aver fatto nemmeno un tiro in porta. Cosa che non avviene nemmeno in avvio di ripresa. Tanto che all’8’ Montella decide di mandare in campo un giocatore sicuro: Borja Valero. Esce Anderson, che non ha ottenuto nemmeno la sufficienza nella sua prima apparizione da titolare. Non basta: Montella prova a dare maggior spinta togliendo Aquilani, goleador con il Genoa ma stavolta non brillantissimo, per inserire Joaquin. Mentre dalla panchina del Cagliari, Lopez risponde mandando in campo il freschissimo ex viola Vecino. E Montella gioca l’ultima carta: Matos al posto di Mati Fernandez. Viola col tridente: Joaquin, Matri, Matos. La Fiorentina ci prova più volte, ma le sue azioni s’infrangono sulla rocciosa difesa cagliaritana, alla quale danno una mano anche le punte. Pinilla non ce la fa più: Lopez lo sostituisce con il debuttante brasiliano Adryan, 19 anni, dicono sia il nuovo Zico, proveniente dal Flamenco. La Fiorentina prova a pareggiare, ma il Cagliari resiste. In cbhiusura c’è batticuore per Joaquin, colpito da Murru con una gomitata. Lo spagnolo resta un po’ stordito. La speranza è che possa recuperare in fretta. Come i viola, che tornano a Firenze dopo una partita che resterà come esempio di come non si deve giocare.

FORMAZIONI E PAGELLE

CAGLIARI: Avramov; Astori 6,5; Rossettini 6,5; Ekdal 6; Dessena 6,5; Conti 6; Sau 7 (dal 31’ st Nenè); Cabrera 6 (dal 26’ Vecino); Perico 6; Murru 6; Pinilla 6,5 (dal 38’ st Adryan). All.: Lopez 6,5

FIORENTINA: Neto 6,5; Roncaglia 6; Gonzalo Rodriguez 6; Savic 6,5; Vargas 5,5; Pizarro 6; Aquilani 6 ( dal 17’ st Joaquin sv); Mati Fernandez 5,5 (dal 28’ st Matos sv); Anderson 5 (nel st all’8’ Borja Valero 6); Ilicic 5; Matri 5. All. : Montella 5,5

Arbitro: Mazzoleni di Bergamo, 6

Marcatori: nel pt al 39’ Pinilla su rigore

Ammoniti: Rossettini, Gonzalo Rodriguez, Dessena


Bennucci

Sandro Bennucci

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