Camorra, sequestrati in Toscana yacht e cavalli da corsa
FIRENZE – La Dia di Roma e Firenze hanno eseguito oggi 29 misure cautelari per associazione di stampo camorristico, emesse dal gip di Napoli, nei confronti di appartenenti al clan «Zaza-Mazzarella-Smiraglia». Sequestrati fabbricati, terreni, strutture alberghiere, locali notturni, società operanti nei settori immobiliare, alberghiero e della ristorazione, commercio di autovetture, gioco e scommesse tra Roma, Genova, Gorizia e Caserta, per un valore complessivo di 400 milioni di euro.
Il Centro Operativo della Dia di Firenze ha proceduto alsequestro di 18 cavalli da corsa, specialità trotto, presso un allevamento nella Tenuta di Spineto, nel comune di Sarteano in provincia di Sienae destinati a vari ippodromi nazionali per partecipare a prestigiose gare ippiche. Tra questi purosangue figurano alcuni discendenti del notissimo «Varenne». Lastruttura, che è estranea alla vicenda giudiziaria, si trova nello stesso complesso dell’Abbazia di Spineto, che nel maggio scorso ospitò il «ritiro» del Governo Letta.
Sequestrata l’imbarcazione «Aloa V»,della lunghezza di 23 metri, 50 tonnellate di stazza, registrata presso l’Ufficio Circondariale Marittimo diPorto Santo Stefano, ormeggiata presso un rimessaggio sito in località Campone nel Comune di Monte Argentario in provincia di Grosseto.
L’organizzazione criminale avrebbe realizzato in diverse regioni d’Italia una rete di investimenti grazie ad attività illecite quali il traffico di stupefacenti ed estorsioni ai commercianti ed imprenditori dei quartieri napoletani di Fuorigrotta e Pianura.
Nel mirino in particolare Ciro Smiraglia, nipote del defunto Michele Zaza e referente per le attività economiche del clan sulla capitale, e i suoi familiari (il padre, un fratello e le sue due sorelle).
Su 41 fabbricati, sottoposti a sequestro, 18 (villini, negozi, appartamenti) si trovano a Roma e dintorni, così come 5 terreni sui 14 sequestrati, 4 alberghi (il Bellambriana, una grande struttura turistico-ricettiva in zona Aurelia, a 4 stelle su sei piani, con oltre 90 camere e suite, 5 sale meeting, un grande garage privato) due ristoranti, TerraMia e Posillipo, uno interno ed uno esterno a bordo piscina, e una spa attrezzata.
Sempre nella capitale sequestrati: un grande albergo 4 stelle, l’Abitart in zona Piramide, 5 piani con 65 camere e l’annesso elegante e lussuoso ristorante-lounge bar Estrobar; il G Hotel e il Joy Hotel, due strutture alberghiere sulla Pontina all’altezza di Pomezia, il primo a 4 stelle con 56 camere, ristorante, sale meeting, il secondo a 2 stelle con 21 camere; il locale notturno in pieno centro storico (il Moods in corso Vittorio Emanuele); 20 società, tutte con sede legale a Roma e provincia, operanti nei settori immobiliare ed edilizio, alberghiero e ristorazione, commercio di autovetture, gestione patrimoniale e finanziaria, gioco e scommesse, gestione scuderie cavalli da corsa.
In Liguria sottoposto a sequestro il villaggio turistico sulla collina di Cogoleto, nel genovese, il Villa Beuca, con oltre venti ville a ridosso della costa ligure.