Fiorentina volitiva ma sbadata: battuta 2-1 a Udine
UDINE – Peccato. Sarebbero bastati un po’ di cinismo e di cattiveria in più, ai viola, per non uscire dallo stadio Friuli di Udine bagnati e battuti. Ora le speranze della Fiorentina di eliminare l’Uinese e regalare ai Della Valle la finale di Coppa Italia, la prima finale della loro gestione, sono legate alla partita di ritorno, a Firenze, martedì 11 febbraio. Basterà vincerla uno a zero per coronare il sogno e volare in finale.
Rammarico? Sì, stavolta non abbiamo visto la Fiorentina di Cagliari, ma una squadra volitiva, capace di giocare anche in condizioni impossibili: sotto una pioggia scrosciante e su un terreno molto difficile. La sconfitta è venuta per due gol presi in maniera singolare: il primo per aver lasciato scappare Widmer, capace di pennellare un gran passaggio per Di Natale ben appostato. Il secondo per l’incapacità di controllare un Muriel statico, addirittura stupito di essere diventato il match winner. In mezzo un gran gol di Vargas e un rigore sacrosanto negato (gomito di Domizzi capace di deviare il pallone in area). Comunque una Fiorentina assai migliore di quella battuta in Sardegna, più convinta e manovriera. Purtroppo non cattiva come si deve. E un po’ svampita, soprattutto in difesa. Certe distrazioni si pagano care. A Firenze, fra una settimana, occorrerà una squadra attentissima e spietata. E magari uscita vincente dal match di campionato, sabato, con l’Atalanta.
INGENUITA’ – Diluvia su Udine. Sono tanti giorni che Giove Pluvio non risparmia il Friuli. Ma il campo, nonostante tutto, tiene. Forse memore della brutta sconfitta di Cagliari, Montella cambia volto alla Fiorentina: fa debuttare Diakité al posto di Roncaglia e, davanti, piazza Joaquin a destra, Matri al centro e Vargas a sinistra. L’Uinese prende l’iniziativa. Nico Lopez, giovane e sgusciante uruguaiano, cerca di mettere paura a Neto, duettando con Di Natale. La Fiorentina reagisce portando tanti giocatori all’offensiva. Anche Vargas si presenta spesso al tiro. Però c’è un brivido per i viola intorno al 30’, con la prima, doppia, occasione per l’Udinese: tita Pinzi, Neto respinge; riprende Pereyra, ma il portiere è molto reattivo e devia ancora, con un tuffo, in angolo. Continua a diluviare, ma la partita resta su un ritmo più che accettabile. Che diventa addirittura frenetico al 36’, quando scappa il velocissimo Widmer, nazionale svizzero, invano inseguito dai difensori viola che non riescono a impedire un passaggio millemetrico per Di Natale, praticamente solo davanti alla porta. Tocca e mette dentro. Difesa della Fiorentina troppo ingenua, non ci si lascia sorprendere così.
ARBITRO – Viola sotto di un gol, ma decisi a reagire, arrivano subito in area e reclamano un rigore. Con ragione. Domizzi cerca di ostacolare Matri, allarga il braccio e volutamente sbatte il gomito sul pallone. Ma l’arbitro, chissà perché, non indica il dischetto. Anzi, non ci pensa nemmeno e ammonisce Borja Valero per proteste. Chiariamo subito: era rigore netto. Che fare? Non arrendersi e ricominciare ad attaccare. Così fa la Fiorentina: al 42’ Matri ha una grande occasione, però il non ancora diciottenne portiere Scuffet, friulano, prodotto locale, esce bene e respinge come può: con la testa. Resta a terra dolorante, ma lo trattano come un eroe.
VARGAS – Primo tempo finito? No, un minuto dopo Gonzalo riesce a rubare un pallone a Di Natale quasi a metà campo. L’Udinese protesta: Totò sostiene di aver ricevuto un calcione dal difensore. In effetti il contatto fra la scarpa di Gionzalo e il polpaccio del bomber c’è stato. L’arbitro fa cenno di proseguire. Gonzalo scende bene e vede Joaquin capace di servire Vargas, ben piazzato sulla sinistra. Lo serve al millimetro e il peruviano arriva sul pallone con perfetta scelta di tempo, calcia con il collo del piede e infila il ragazzino Scuffet, stavolta incapace di opporsi. Uno a uno. Stavolta sono i friulani a protestare e Di Natale è quello che ci mette più impeto. Tanto da rimediare l’ammonizione. Nervoso? Sì, tanto che Guidolin lo lascia negli spogliatoi e dopo l’intervallo fa entrare Fernandes. Ma senza Di Natale l’Udinese perde il punto di riferimento e la Fiorentina riprende l’iniziativa. Al 16’ gran giocata di Borja Valero che libera Joaquin, lo spagnolo di coordina bene, tira ma incoccia nel corpo di un difensore friulano. Guidolin inserisce Muriel al posto di Nico Lopez. Montella risponde togliendo Joaquin per Cuadrado, giocatore in comproprietà fra Fiorentina e Udinese. Nel pomeriggio le società hanno parlato del colombiano, molto richiesto all’estero, in particolare dal Bayern Monaco.
BEFFA -Esce anche Borja Valero. Entra Anderson. Nonostante l’acqua che poenetra nelle ossa e il campo ormai pesantissimo, la Fiorentina non molla. Ci prova, ma le manca la forza per chiudere il conto. Così arriva il gol che non t’aspetti: dell’Udinese. Segna Muriel, che approfitta di una grossa esitazione della difesa viola. Montella s’arrabbia. Toglie Vargas e butta dentro Matos. Invano. L’arrembaggio finale non basta per raggiungere il pareggio.
FORMAZIONI E PAGELLE
UDINESE: Scuffet 7; Heurtaux 6 ; Bubnjic 6; Domizzi 5,5; Allan 6; Widmer 6,5; Pinzi 6 (dal 32’ Badu sv); Gabriel Silva 6; Pereyra 6; Nico Lopez 6 (dal 21’ st Muriel 6,5) ; Di Natale 6 (dal 1’ st Fernandes 6). All.: Guidolin 6
FIORENTINA: Neto 6; Diakité 6; Gonzalo Rodriguez 6,5; Savic 6; Pasqual 6; Mati Fernandez 6; Pizarro 6,5; Borja Valero 6,5 (nel st al 30’ Anderson sv); Joaquin 6 (dal 25’ st Cuadrado sv); Matri 6; Vargas 6,5 (nel st al 43’ Matos sv) . All.: Montella 6
Arbitro: Russo di Nola
Marcatori: nel pt al 36’ di Natale, al 44’ Vargas; nel st al 37’ Muriel
Ammoniti: Bora Valero, Di Natale, Vargas, Muriel