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Fiorentina, Gomez con l’Inter? Diakité vuole la Champions (AUDIO)

Montella confida che Diakitè sia un Jolly per la difesa
Montella aspetta Gomez e considera Diakitè un vero jolly difensivo

SINTESI AUDIO

FIRENZE – Mario Gomez è di nuovo protagonista. Ma quando rientra? Se lo chiedono un po’ tutti, a maggior ragione dopo i suoi primi allenamenti con la maglia viola: in quello del primo giorno ha sorpreso segnando anche in mezza rovesciata, stamattina ha lavorato senza intoppi e non è un particolare da sottovalutare.

DATA. Ancora però non ci sono date certe su quando tornerà tra i convocati e, magari, anche in campo. Impossibile che possa farlo sabato pomeriggio contro l’Atalanta e siamo rasenti allo zero anche per la semifinale di ritorno di Coppa Italia contro l’Udinese in programma martedì prossimo: Vincenzo Montella aveva detto che serviranno almeno due settimane.

INTER. Se il tedesco continuerà a ben impressionare come ha fatto in queste prime due sedute, esiste però una possibilità di accorciare i tempi. La gara contro l’Inter che si giocherà (ancora al Franchi) sabato 15 febbraio potrebbe essere quella da cerchiare in rosso. Per rivedere Gomez almeno in panchina e, magari, per uno spezzone di partita sul campo. Ironia della sorte, sarebbero trascorsi cinque mesi esatti dall’infortunio contro il Cagliari.

DIAKITE’. Anche La presentazione di Modibo Diakitè, ultimo arrivato in casa Fiorentina, è diventata l’occasione per parlare del bomber tedesco. Ma il francese ha preferito volare basso sull’argomento. «Di sicuro è un grande attaccante, non lo scopro certo io. Ci ho parlato poco, spero comunque che torni presto».

MOMENTACCIO. Per aiutare la Fiorentina a uscire da un momento piuttosto complicato. Diakitè – positivo al suo debutto martedì a Udine – è convinto comunque che sia solo di una cosa passeggera. «Si tratta solo di una cosa transitoria: gli infortuni pesano ma appena torneranno gli assenti si sistemerà tutto. Io credo che potremo lottare anche per il terzo posto finale con il Napoli: conterà chi arriverà più fresco».

OBIETTIVI. L’approdo in Champions League, Diakitè, lo inserisce anche tra i suoi obiettivi personali di questa stagione. «Questo club mi ha dato tanto, perché mi dà l’opportunità di giocarmi un terzo posto e una possibile finale di Coppa Italia a Roma. Devo ripagare la fiducia che mi è stata data». E pazienza se non è stato inserito nella lista di Europa League: è felice lo stesso di essere approdato in viola.

SCELTA. Una decisione presa dal giocatore anche perché pure lo scorso anno era stato cercato da Montella. «Lo scorso anno il tecnico aveva fatto un sondaggio quando ero alla Lazio. Comunque ho scelto i viola perché in Inghilterra vedevo spesso in tv la Fiorentina: i viola giocano un grande calcio, con palla a terra. (Ascolta anche il file audio)

SUNDERLAND. Diakitè arriva in prestito secco dal Sunderland: a giugno si vedrà cosa potrà accadere. Resta comunque il dubbio di cosa non abbia funzionato nella sua prima parte di stagione in Premier League. «Tutti – racconta – mi parlavano bene di quel campionato: all’inizio quasi tutti i giocatori del Sunderland non avevano mai avuto esperienze in Premier. Con Di Canio giocavo, poi quando sono arrivati gli altri due allenatori ho trovato poco spazio e ho deciso di tornare in Italia».

RUOLO. Dove Montella lo ha già fatto esordire come esterno difensivo di destra, anche se il francese che dice di aver scelto il 3 perché era di Alonso, in realtà è più un centrale: «Io gioco per predisposizione come centrale di destra e ho sempre ammirato Lilian Thuram, ma ho giocato anche come terzino, dove posso spingere di più. Comunque cerco sempre di fare ciò che mi chiede il tecnico».


Massimiliano Mugnaini

Giornalista

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