Fiorentina, magìe di Ilicic e Wolksi: 2-0 all’Atalanta. Le pagelle
FIRENZE – Una magìa di Ilicic su punizione diretta, poi una prodezza di Wolski, il polacco che quando lo chiamano sa rispondere: così è stato confezionato il due a zero su misura per un’Atalanta rocciosa ma qualitativamente di almeno tre spanne inferiore alla Fiorentina. Che continua la corsa verso la Champions e ha ottime possibilità di battere l’Udinese, martedì per guadagnare la finale di Coppa Italia. Ossia la prima finale dell’era dei Della Valle.
S è finalmente rivisto una buona Fiorentina, capace di restituire spettacolo e vittoria dopo tre partite il pari col Genoa e le sconfitte di Cagliari e Udine. La qualità c’è. Forse nessuna squadra italiana riesce a esprimere, ora come iora, un gioco così spumeggiante come la squadra viola. Montella ha il merito di sfruttare al meglio le individualità. Come la scelta di schierare a metà campo il trio meraviglia: Anderson, Piazarro, Borja Valero. Bravi tutt’e tre. Anderson, campione che sa vestirsi operaio, fa bene l’interdizione, recupera tanti palloni e suggerisce. Pizarro è il direttore d’orchestra, non sbaglia e, soprattutto, non indugia con il pallone fra i piedi. Borja sarebbe quasi perfetto, sbaglia solo quando gli scappano un paio di tiri in porta troppo alti: purtroppo subisce l’ingiustizia di un cartellino giallo che (già diffidato) gli farà saltare l’Inter. Il problema? Matri: si dà da fare ma risulta troppo isolato, i compagni lo cercano e non lo trovano. Dovrà inserirsi meglio. Fose gli farà bene (quando sarà …) giocare accanto a Mario Gomez, ancora in tribuna.
ILICIC – La novità dell’ultim’ora è l’assenza di Gonzalo Rodriguez. Motivo? Affaticamento muscolare. Si può anche affacciare l’ipotesi che Montella l’abbia voluto risparmiare per la fondamentale partita di martedì, semifinale di ritorno di Coppa Italia con l’Udinese. Al suo posto Compper. A metà campo il trio meraviglia: Anderson, Pizarro, Borja Valero. Il primo tiro in porta è di Ilicic (6’). Buon segno. A Cagliari i viola non tirarono mai… Poi è Cuadrado show: dribbla un paio d’avversari e serve Vargas (10’) accanto al palo destro di Consigli, che ci arriva male e manda fuori. Ma ci riprova, Cuadrado, cinque minuti dopo e i difensori dell’Atalanta lo scaraventano in terra (Migliaccio, ex viola) e lo colpiscono (Yepes). Mal gliene incolse. Punizione diretta da 25 metri. Batte Ilicic: pallone imprendibile alla sinistra di Consigli. Evvai viola!
NETO – La differenza di classe balza agli occhi. La Fiorentina domina, con buona pace del pesidente atalantino, l’ex difensore anni ’70 Percassi, che voleva la svolta del campionato proprio a Firenze, dopo aver battuto il Napoli. Borja Valero (21’) potrebbe raddoppiare se Consigli non sfoderasse la parata della vita. Ripetendosi un attimo dopo su Anderson. Che gioca per la squadra, con umiltà. svariando da mediano a interno destro e rivelandosi validissimo nell’interdizione. L’Atalanta si scuote. Neto è costretto a un’uscita volante su Moralez: allunga la gamba, tocca il pallone eppoi l’addome del piccolo e sgusciante argentino. Rigore? No, perché ha rinviato prima di rovinare sull’avversario. Ancora Neto salva poco dopo su una sventola di Bonaventura (29’). Che riceve da da Moralez in piena area (40’) e tira ma Neto è lì, pronto a respingere di piede. In chiusura di tempo Fiorentina vicinissima al raddoppio: la conclusione di Ilicic finisce fuori di pochi centimetri.
WOLSKI – L’avvio di ripresa è di marca atalantina. Tre-quattro occasioni a ripetizione per i bergamaschi. Centrocampo viola da ritoccare: Montella inserisce Mati Fernandez e toglie Anderson che esce fra gli applausi. Fuori anche Ilicic per Wolski. Ma quel che non ci voleva è un’ammonizione avventata a Borja Valero: non aveva nemmeno fatto fallo e ora, già diffidato, salterà la partita di sabato contro l’Inter. Va peggio, ma giustamente, a Cigarini, già redarguito con un giallo, che butta giù Mati Fernandez e viene espulso per doppia ammonizione. E proprio Mati, quattro minuti dopo, arpiona un pallone a metà campo e serve Wolski, bravissimo a galoppare veloce verso l’area atalantina, dove viene circondato da almeno tre avversari. Ma il polacco è bravo a destreggiarsi e a controllare il pallone rima d’indirizzarlo di precisione in rete. Evvai ancora viola: tre punti al sicuro. E ora la scalata alla finale di Coppa Italia, martedì, contro l’Udinese.
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