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Matteo Renzi al Quirinale

Incarico a Renzi: «Una riforma al mese» (video)

ROMA – Un’ora e venti minuti di colloquio tra il Capo dello Stato e Matteo Renzi: doveva essere quasi una formalità, ma di fatto non lo è stato. Al termine il presidente Napolitano conferisce al segretario del Pd l’incarico di formare il nuovo governo. Renzi accetta con riserva. Come prassi dicono i documenti ufficiali, ma forse è qualcosa in più.

Da domani 18 febbraio il presidente incaricato – che poco dopo ha preso il treno per tornare a Firenze a presiedere il suo ultimo Consiglio Comunale – avvierà le consultazioni con i partiti di maggioranza. Come se finora non le avesse fatte.

«L’impegno è l’orizzonte naturale della legislatura» dice all’uscita dallo studio di Napolitano, per cui occorre «qualche giorno di tempo» per definire programma e squadra». Scadenze importanti e molto ravvicinate. A febbraio riforme istituzionali (mancano 11 giorni e …. sono ferme da decenni), a marzo il lavoro (la «vera priorità»), ad aprile la riforma della pubblica amministrazione e a maggio il fisco.

In treno verso Firenze, Renzi twitta «Con tutta l’energia e il coraggio che abbiamo #lavoltabuona».

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