Il Papa a sorpresa riceve i detenuti di Pisa e Pianosa
FIRENZE – Diciannove detenuti delle carceri di Pisa e Pianosa hanno potuto incontrarsi stamani con Papa Francesco in Vaticano, presso la Domus santa Marta.L’incontro, non programmato, si è protratto per oltre tre quarti d’ora. Il pontefice ha salutato e benedetto uno a uno i detenuti.
I detenuti hanno definito il momento «bellissimo e commovente». I 19 carcerati partecipano a un percorso spirituale nell’ambito del quale i cappellani dei rispettivi penitenziari li hanno accompagnati oggi, giorno dell’udienza generale, in pellegrinaggio a Roma. Prima dell’udienza, come ha raccontato monsignor Lorenzo Baldisseri futuro cardinale e segretario del sinodo dei vescovi, si sono recati nelle Grotte vaticane per una messa. E’ in questo momento, intorno alle 9, che il Papa, informato della loro presenza, ha deciso di incontrarli a parte, prima di uscire in piazza San Pietro per l’udienza generale e li ha accolti alla Domus Santa Marta.
«Il Papa ha voluto salutarli e benedirli uno ad uno, li ha molto incoraggiati, il suo è stato un segno di grande paternità spirituale nei confronti di persone che sono profondamente impegnate in un percorso spirituale» ha riferito monsignor Baldisseri. I detenuti erano accompagnati, oltre che dai cappellani, anche da due suore e dai magistrati di sorveglianza.
AGGIORNAMENTO ORE 17:00
«Questa è casa vostra» ha detto Francesco ai 19 detenuti. La frase é stata riferita da Liberata Di Lorenzo, capo dell’area educativa del carcere Don Bosco di Pisa. La delegazione pisana era composta da 8 detenuti, sette uomini e una donna, l’unica del gruppo dei 19 reclusi, mentre tra quelli di Pianosa vi erano anche reclusi originari dell’America latina. La visita è stata organizzata dal cappellano della casa circondariale pisana don Roberto Filippini e tutti i detenuti stanno scontando una condanna definitiva piuttosto lunga.
«É stato un incontro molto commovente – ha raccontato l’educatrice – e abbiamo pianto tutti. Papa Francesco ha confermato la sua straordinaria umanità e umiltà». Durante il colloquio, ha spiegato Di Lorenzo «ci ha raccontato la storia della Madonna dei nodi e davanti a quel dipinto, molto evocativo vista la situazione, abbiamo fatto una foto tutti insieme». Uno dei detenuti pisani, ha aggiunto l’educatrice, era letteralmente «paralizzato dalla paura e dall’emozione, non aveva neppure il coraggio di avvicinarsi perché non si riteneva all’altezza di quell’incontro». «Mi ha detto – ha concluso Di Lorenzo – che nella sua vita non ha avuto paura in situazioni assai più pericolose e difficili di quella di oggi eppure ha chiesto a me di accompagnarlo a salutare il Papa perché non aveva la forza di farlo da solo». I detenuti pisani che hanno incontrato il papa partecipano agli incontri di catechesi promossi all’interno del Don Bosco.
BENITO
Ora i 19 detenuti faranno opere di bene per il popolo ….