Assolto Delvino: ora Rossi che cosa fa?
L’assoluzione con formula piena dell’ex direttore dell’Asl 1 di Massa Carrara Antonio Delvino, usato da Rossi come ‘capro espiatorio’ per l’intera vicenda che ha portato al crac della Asl 1 di Massa Carrara, fa cadere ogni velo dalle responsabilità politiche che l’attuale governatore ed ex assessore regionale alla sanità ha sempre rifiutato di assumersi. E oggi? Oggi il governatore è nudo davanti alle proprie responsabilità politiche. Intende finalmente ammettere la sua parte in questa vergognosa commedia, o cercherà di addossare colpe a qualche altro sfortunato attore della vicenda, magari scelto proprio da lui come nel caso di Delvino?
Noi non abbiamo mai avuto dubbi circa il fatto che questa faccenda non poteva essere derubricata a questioni di mala burocrazia. La sentenza di ieri, dopo quella con cui nel 2011 il giudice aveva disposto il reintegro in azienda dello stesso Delvino, decreta il crollo definitivo dell’intero teorema costruito dal governatore Enrico Rossi sulla genesi della voragine di cassa nella Asl di Massa Carrara, ovvero quello che vedeva proprio Delvino quale principale responsabile. Ora la Regione non può più nascondersi dietro al dito dell’ex direttore generale. Forse sarebbe necessario ed opportuno che finalmente si andassero a verificare le responsabilità politiche e della politica in ordine al dissesto della Asl 1. Oggi risulta infatti più che mai evidente che le responsabilità non sono ascrivibili, né circoscrivibili, a Delvino ma, anzi, vanno ricercate in altre direzioni, comprese quelle dell’assessorato alla salute all’epoca guidato dallo stesso Rossi e di tutta la pletora di consulenti dei quali la Regione Toscana si è avvalsa per diversi anni anche per quanto concerne la Asl1.