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Renzi, Pontassieve diventa l’«ombelico del mondo»

Napolitano e Renzi

PONTASSIEVE – Folla di giornalisti, fotografi e troupe televisive, fin dalle prime ore del mattino, di fronte alla casa di Matteo Renzi a Pontassieve. Il centro della Val di Sieve, 11 chilometri a est di Firenze, sta diventando in questi giorni una sorta di «ombelico del mondo», almeno quello nostrano. Renzi, anche da sindaco di Firenze, ha sempre mantenuto la famiglia a Pontassieve dove i figli vanno a scuola. Ed è quasi scontato che continuerà a farlo da presidente del consiglio.

Stamani intanto, nella sua prima domenica da premier, è uscito poco dopo le 11 con la moglie Agnese e la figlia minore Ester, per andare a messa in paese. All’uscita molte strette di mano sul sagrato della chiesa con amici, conoscenti e compaesani. Con tutta probabilità nel pomeriggio farà ritorno a Roma, dove lo attende una fitta agenda di impegni.

Ha trovato comunque il tempo di due tweet: «Oggi con @graziano_delrio sui dossier. Metodo, metodo, metodo. Non annunci spot, ma visione alta e concretezza da sindaci #buonadomenica». Seguito poi da un «Mi fermo qui. Altrimenti passo la domenica su Twitter anziché sui dossier. Ma in settimana, dopo la fiducia, riprendiamo il #matteorisponde».

Ieri intanto, durante il giuramento in diretta tv, c’era tutto il paese a guardarlo in tv. Al Circolo Bar La Torre sono arrivati gli amici di Matteo, qui lo chiamano tutti per nome, dopo aver provato a guardare le immagini del giuramento nella sede del comitato elettorale di Samuele Fabbrini, candidato alle primarie del Pd del prossimo 9 marzo: si confronterà con Monica Marini, ex assessore della giunta guidata da Marco Mairaghi, quest’ultimo bersaniano di ferro poi schierato con Gianni Cuperlo. Fabbrini scherza: «Mi fa un po’ sorridere sapere che se diventerò sindaco sarò io a stabilire la Tares che dovrà pagare Matteo».

Festa grande anche a Rignano sull’Arno, dove Renzi è nato 39 anni fa. Il sindaco Daniele Lorenzini, con un gruppo di amici, ha visto tutta la cerimonia nei pressi degli impianti sportivi, in quel campo da calcio che il neo Premier ha solcato quando da ragazzo giocava nella Rignanese. «Ora Matteo deve fare bene per il Paese, per l’Italia. Poi, se verrà a trovarci presto, lo accoglieremo come si deve» dice il primo cittadino.

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