«La Grande Bellezza», c’è l’Isola del Giglio nel film di Sorrentino
ISOLA DEL GIGLIO – «È stata una gioia immensa poter vedere alzare la statuetta dell’Oscar da Paolo Sorrentino. E in questo unisco la mia gioia di italiano a quella di gigliese», questo il commento del Sindaco dell’Isola del Giglio Sergio Ortelli alla notizia della vittoria de La grande bellezza come miglior film straniero non in lingua inglese. Un film italiano che trionfa sul red carpet hollywoodiano 14 anni dopo il successo di un toscano, Roberto Benigni. Che, guarda caso, aveva nel titolo sempre un inno alla bellezza: La vita è bella. Anche in un lager nazista… «Ringrazio Sorrentino e la società di produzione Indigo film – continua Ortelli – per aver scelto la nostra Isola per girare alcune scene del film. Proprio qualche settimana fa abbiamo invitato la produzione e il regista per una proiezione speciale da vedere insieme alla popolazione. Speriamo che si possa concretizzare per la fine della primavera, magari a giugno».
Era il 25 luglio del 2012 quando arrivò al Comune di Isola del Giglio la lettera della Indigo Film con la richiesta di patrocinio e di collaborazione per le riprese del lungometraggio “La grande bellezza” per la regia di Paolo Sorrentino. Si richiedeva l’autorizzazione a girare alcune scene del film, oggi Premio Oscar, nel sentiero pedonale che scende al faro di Capel Rosso e la interdizione alla navigazione in quel tratto di mare. Le riprese, nella più assoluta riservatezza, avrebbero dovuto essere girate il venerdì 31 agosto dalla mattina alla sera. Poi, a causa di un forte temporale, vennero posticipate al successivo 7 settembre. Una volta sull’isola, il regista decise di girare anche in altre zone dell’Isola, in particolare al Porto e sulla strada dell’Arenella, con la celebre scena del protagonista che, con il suo sguardo disincantato, osserva il relitto della Concordia. Nel soggiorno gigliese che durò in tutto due giorni gli uomini di Sorrentino furono coadiuvati dalla Polizia Municipale che garantì le riprese nella più assoluta tranquillità.
«Ricordo l’arrivo al porto della troupe nella mattinata e l’incontro con Paolo Sorrentino e Toni Servillo, già in abiti di scena. Mi dissero, infatti, che già sul traghetto erano state girate alcune scene. La curiosità della gente fu enorme e sia l’attore che il regista furono avvicinati da numerosi curiosi per autografi e foto ricordo. Oggi, a distanza di un anno e mezzo vedere le scene del successo alla Notte degli Oscar è un po’ come sentirsi addosso quella statuetta e sentire che la nostra Isola è stata apprezzata in tutto il mondo da milioni di spettatori».