«Ricostruirò la mia Volterra, città simbolo dell’Italia che si sbriciola»
Assistere da sindaco al crollo del patrimonio storico, artistico, culturale della mia città è una ferita che si apre ogni volta nel profondo del cuore. Sono mesi che mi trovo a dover far fronte ad un’emergenza che, ogni volta, si ripete uguale a sé stessa. Prima il crollo delle mura medievali, poi quello dello sperone di roccia in piazza dei Martiri della Libertà. In mezzo altre cinquanta frane su tutto il territorio comunale. Troppe per chiunque. Da soli è evidente che non ce la possiamo fare.
Ma lo spirito dei volterrani, ancora una volta, ha prevalso. E davanti all’emergenza sono venuti fuori unità, spirito di sacrificio, solidarietà. I concittadini costretti ad abbandonare le loro abitazioni e le loro botteghe hanno rapidamente trovato una nuova collocazione, anche se temporanea e senza piangersi addosso. Tutti insieme ci siamo rimboccati le maniche avviando immediatamente i lavori di ricostruzione. È chiaro che tutto questo è stato possibile grazie all’intervento in primo luogo della Regione Toscana e del suo presidente, Enrico Rossi, che non ci hanno mai fatto sentire soli. E poi del Governo che ci ha assicurato la sua vicinanza.
E proprio oggi abbiamo raccolto i primi risultati di risultati. Quando si lanciano gli appelli fa sempre piacere che vengano raccolti. Volterra in questo momento è l’emblema dell’Italia ferita e il fatto che sia venuto Enrico Rossi e che abbia deciso lo stanziamento di ulteriori risorse è sicuramente un fatto positivo. Anche il Governo, attraverso il Ministro Dario Franceschini, mi ha promesso un rapido intervento attraverso lo stanziamento delle risorse necessarie. Sempre nella giornata di oggi ho avuto un colloquio telefonico con il prefetto Franco Gabrielli che mi ha rassicurato sulla volontà di un intervento in tempi rapidissimi.
Ciò che adesso deve entrare prepotentemente nell’agenda di Governo, oltre alla copertura di queste due ferite che abbiamo, è la necessità di dare la possibilità ai Comuni di evitare che queste disgrazie possano accadere nuovamente. L’invito pertanto che rivolgo al presidente Matteo Renzi è che un esponente del Governo quanto prima possa venire a Volterra per vedere di persona quello di cui i Comuni feriti e stremati come il nostro hanno bisogno.
L’auspicio, e questa è una battaglia che come Sindaco ho iniziato a portare avanti, è quello che le risorse dei Comuni vincolate dal Patto di stabilità possano essere quanto prima sbloccate, quantomeno per la gestione delle emergenze. Vorrei, insieme ai miei concittadini, vedere Volterra, che è patrimonio del mondo intero, rinascere di nuovo. Lo dobbiamo a noi stessi, ai nostri figli e al mondo.
Erry
Siamo tutti con te Marco.
La nostra Volterra deve essere presto ricostruita.
Faccio notare a chi ha scritto l’articolo, che il secondo crollo non riguarda uno sperone di roccia, ma un tratto delle mura medievali, sono ancora una volta le mura ad essere colpite….