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Neto, si interrompe l'imbattibilità

Fiorentina, batticuore per Borja. Neto: sfida alla Juve

Un'uscita di Neto: in questa stagione è cresciuto molto
Un’uscita di Neto: in questa stagione è cresciuto molto

FIRENZE. In attesa di conoscere l’esito del ricorso per le tre giornate di squalifica che ancora pesano su Borja Valero , in casa Fiorentina oggi ha preso la parola Norberto Neto, che ha toccato diversi punti ma fondamentalmente si è concentrato sulla supersfida in casa della Juve in programma domenica alle 12,30. Per Borja ci si aspetta uno sconto, si sussurra che possa essere abbonato un turno. Difficile che possa vedersi tolta tutta la maxisqualifica per poter scendere in campo a Torino.

ATTESA.«Sappiamo – spiega il brasiliano – quanto la città senta questa sfida. La nostra attesa però è come se fosse una partita normale, non possiamo permetterci di creare aspettative diverse. Dobbiamo restare concentrati come al solito, anche perché il loro attacco è davvero di quelli atomici ma noi non possiamo permetterci di aver paura né di Tevez né di nessun altro».

GARE. Quella di domenica, però, sarà soltanto la prima di tre partite in 10 giorni contro la formazione bianconera: dopo toccherà all’Europa League. «Ho imparato da piccolo – commenta Neto – che la partita più importante è la prossima. Abbiamo un nostro obiettivo, se vinciamo accorciamo sulle squadre davanti. Poi penseremo alle altre due partite».

ANDATA. Il sogno, ovviamente, sarebbe ripetere la partita dello scorso ottobre. «Fu una gara che rimarrà nella storia della città. Da quella gara dobbiamo prendere la fiducia, la forza che ha avuto la squadra. Siamo andati all’intervallo sotto di due gol, riuscire a far 4 gol. Eravamo in armonia, sentivo che i ragazzi volevano vincere. La mitraglia? Io l’ho visto sui giornali, quando ha fatto gol non l’ho neanche visto. Ma portare rancore non fa bene, serve fiducia per fare meglio».

MONTELLA. A proposito di fiducia, quella che ha avuto il tecnico viola in Neto è stata fondamentale per la sua crescita. «Tra di noi c’è un rapporto professionale, magari l’anno scorso non mi conosceva molto. Mi ha conosciuto a metà stagione. Quest’anno si è fidato di quel che dimostro: gli sono grato, anche perché ho vissuto serate importante come la semifinale di Coppa Italia con l’Udinese, di sicuro il momento più bello da quando sono a Firenze».

MONDIALE. Ma quest’anno di ottime prestazioni ce ne sono state tante: anche se per l’amichevole di ieri in Sudafrica non è stato convocato, Neto spera di andare al mondiale con il Brasile. «Non è tanto facile perché magari – si schermisce l’estremo difensore viola – porterà quello che ha vinto la Confederations Cup (Julio Cesar, ndr…), poi magari porterà anche me non so, speriamo. Comunque per ora penso solo alla Fiorentina, perché vorrei restare a lungo qua«».


Massimiliano Mugnaini

Giornalista

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