Volterra, via ai lavori. Prime cure alle Mura ferite
FIRENZE – Hanno fatto impressione, le frane di Volterra. Non siamo solo di fronte a un bene prezioso che si sbriciola, ma a un pezzo vivo di città che va recuperato, restaurato, reso di nuovo fruibile e vivibile. I soldi stanno arrivando: quattro milioni (tre della Regione e uno del governo, promesso dal ministro Dario Franceschini)) e spendibili subito, in base all’ordinanza che disciplina la somma urgenza. I tempi? Ragionevolmente brevi, a quanto pare prima della stagione estiva, perché nell’ordinanza che andrà tra breve in vigore è stato inserito un articolo che accelera notevolmente le procedure.
Intervenire subito, per evitare altri crolli è stata la parola d’ordine ripetuta durante il vertice che Enrico Rossi, presidente della Regione, ha organizzato oggi a Palazzo Sacrati Strozzi, per “accordare i suoni” di uno straordinario intervento che ha l’obiettivo di salvare la città. Intorno al tavolo del governatore si sono seduti il capo della Protezione civile, prefetto Franco Gabrielli, il sindaco di Volterra, Marco Buselli, gli assessori regionali Vittorio Bugli e Sara Nocentini, esponenti dell’Università di Firenze, della Soprintendenza di Pisa e Livorno.
Quando saranno disponibili anche gli altri due milioni promessi dal governo (per un totale complessivo di circa 6 milioni) verrà dato il via ai lavori di rifacimento vero e proprio delle mura. Inoltre sono previsti un monitoraggio del movimento attuale delle mura e dei versanti (in cui è coinvolta anche l’Università di Firenze), quindi rilievi e indagini per la verifica strutturale e idrodinamica delle mura (a cui contribuirà la Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra). I dati raccolti permetteranno d’individuare le misure più idonee per la tutela e la conservazione delle mura e dell’abitato.
«E’ importante fare il monitoraggio – ha commentato il presidente Rossi – ma chiedo che si costruisca un protocollo di intesa checoinvolga anche gestori delle reti dei servizi, come l’acqua, le fognature. Dobbiamo dotarci di una mappa che ci permetta di individuare le cause dei crolli, avere un quadro conoscitivo completo
e fare un vero masterplan del consolidamento della rocca. Nel protocollo ciascuno di impegnerà per la propria parte. Anche i privati vanno richiamati alle loro responsabilità, ad esempio per la manutenzione delle parti di mura che gli appartengono».
I tecnici regionali hanno preparato una sintesi delle attività (tutti i costi sono stimati).
Primo crollo. Mura medievali, Lungomuro dei Pratini, 31 gennaio 2014. L’intervento di somma urgenza già avviato realizzerà il consolidamento statico degli edifici e la stabilizzazione del versante per evitare crolli e smottamenti. Costo stimato: 1,5 milioni di euro. La ricostruzione delle mura medievali costerà 600 mila euro
Secondo crollo. Piazza Martiri della libertà, 3 marzo 2014. L’intervento di somma urgenza in corso di attivazione prevede la bonifica e la pulizia del crollo e il recupero e lo stoccaggio temporaneo delle mura crollate. Costo stimato 500 mila euro. Un altro intervento prevede la stabilizzazione del versante per evitare ulteriori crolli e smottamenti. Costo stimato 1,8 milioni. La ricostruzione delle mura settecentesche costerà 1 milione.
Il costo totale stimato di tutti gli interventi (monitoraggi compresi) ammonta
quindi a 5 milioni e 900 mila euro. Tutti gli intervenuti hanno concordato sulla necessità di fare preso e di utilizzare le risorse disponibili per realizzare un lavoro complesso ma anche completo. Un ulteriore intervento che probabilmente sarà previsto sempre in questa fase riguarda un tratto delle mura etrusche danneggiate in
località Torricella, dove è necessario stendere reti anticaduta per proteggere alcune abitazioni e riparare i conci espulsi (costo stimato 300 mila euro).
E’ un dettaglio lungo e circostanziato, ma serve per dare un’idea dell’investimento e delle opere da realizzare. L’auspicio? Che vada davvero come hanno detto Rossi e Gabrielli: lavori urgenti. Senza ritardi o lungaggini burocratiche.