Firenze, incidenti stradali. Triste primato per via Baracca
FIRENZE – Nelle strade di Firenze si continua a morire. Anche se un po’ meno dell’anno precedente… Sono undici le strade fiorentine più a rischio incidente, soprattutto nella zona ovest. La classifica, curata dalla Polizia Municipale, esce dal rilievo dei sinistri che si sono verificati nel 2013 in città. Un totale di 3652 incidenti (nel 2012 furono 3720), con 13 morti , 926 feriti, 2713 danni alle cose. Nel 2012 i dati furono rispettivamente di 16 morti, 965 feriti e 2839 danni.
La strada più pericolosa è via Baracca, con 69 incidenti rilevati in un anno. Non è una novità, perché anche nel 2012 aveva la stessa maglia nera con 89 sinistri. A rischio anche via di Novoli e via Pistoiese. Migliora la situazione in viale Redi e peggiora in viale Rosselli.
Questa la tabella dettagliata rilevata dalla Polizia Municipale:
Da rilevare che – al momento – tra queste strade gli autovelox cittadini sono solo in viale Strozzi, viale Guidoni, via Senese e viale Lavagnini.
Il consuntivo 2013 della «incidentalità» delle strade fiorentine prende in esame anche altri dati. Delle 13 vittime, 6 sono donne e 7 uomini. Maggiore il numero anche dei feriti tra gli uomini: 1846 contro 1410 donne.
ORARI –Il 20% degli incidenti è avvenuto dalle 16 alle 19, seguito con il 19% tra le 9 e le 12. Più sinistri dunque nelle ora di punta del traffico. Un risultato quasi inatteso, in quanto si immagina che l’incidente si verifichi più facilmente nelle ore notturne quando è più facile aumentare la velocità. «Appena» il 10% di sinistri tra mezzanotte e le 7 di mattina. La sera ancora meno: 7% tra le 21 e le 24.
GIORNI – Non ci sono grosse distinzioni tra i giorni feriali, tutti mediamente tra il 17% del martedì e il 15% degli altri giorni. Incidenti ridotti il sabato, 13%, e – scontata – più tranquilla la domenica con solo il 9%.
ETÀ – Chi pensa che la maggior parte di chi è coinvolto in un incidente sia un anziano sbaglia. Sono 494 le persone comprese tra i 35 e 45 anni di età. Seguono (447) quelli tra 25 e 35 anni. Ancora meno (324) i giovanissimi compresi tra 18 e 25 anni. «Solo» 140 quelli tra 65 e 80 anni. Sono più prudenti e soprattutto escono meno di casa.