Le primarie a Firenze? Messinscena tipo wrestling
Le primarie, in Toscana, hanno rappresentato una straordinaria manifestazione di democrazia e partecipazione. Un amico, tanto per fare un esempio, mi ha fatto notare che in provincia di Siena si sono presentati ai seggi più di ventimila elettori, quando per eleggere il Segretario della Lega Nord Matteo Salvini hanno votato in tutto circa diciassettemila attivisti. Per non parlare delle primarie online di Grillo, che a livello nazionale non vanno mai oltre i trentamila contatti. E’ evidente che si tratta di un strumento che piace al popolo di centrosinistra.
Una sfida aperta, vera, che ha riservato anche alcune sorprese, come a Pontassieve, Fiesole e a Scandicci, ma anche nei comuni dove hanno vinto i candidati di Sel (Magliano, Monteroni d’Arbia e Calci). Ovunque, in ogni caso, si sono volute primarie di coalizione, e così sarà anche domenica prossima a Livorno. Unica eccezione Firenze, dove le primarie del prossimo 23 marzo, per quanto partecipate, saranno sempre e soltanto una finzione. Avete in mente quegli spettacoli di wrestling in tv, quando si resta tutti stupiti da quelle tremende botte che si danno i combattenti sul ring? Ci vuole sempre un po’ di tempo per accorgersi che è una gigantesca messa in scena, che c’è sempre un vincitore “nominato” e ci sono uno o più sconfitti annunciati. Lo stesso accadrà a Firenze.Parafrasando Humphrey Bogart in Casablanca, potremmo dire: “È la paura, bellezza!”.
Cristina Scaletti (Centro Democratico),
già assessore regionale a cultura, commercio e turismo