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Fiorentina, Montella: «Buona partita, ma la qualificazione è aperta»

Il sorriso di Vincenzo Montella dopo il pareggio di Torino
Il sorriso di Vincenzo Montella dopo il pareggio di Torino

TORINO. Vincenzo Montella abbozza un sorriso ma è tutt’altro che rilassato nel dopo Juventus-Fiorentina. Si prende con soddisfazione l’1-1 dello Stadium, ma sa che è ancora tutto in bilico. «Abbiamo fatto una buona partita – commenta – condita da un buon risultato ma è tutto aperto, rimaniamo della convinzione che la qualificazione resti difficilissima perché i bianconeri sono una grandissima squadra e lo hanno confermato anche stasera».

IL GOL. Resta il fatto, però, che rispetto a domenica scorsa i viola hanno fatto una figura molto migliore. «Ma non è cambiato quasi nulla dal campionato – controbatte il tecnico -. La differenza vera è che stasera siamo stati più bravi a concretizzare con il gran gol di Mario. Spesso per come giochiamo non finalizziamo bene ma ci sono mancati anche tanti giocatori, sono comunque poche le partite in cui non siamo andati in gol. Comunque nonostante le mille difficoltà della partita, abbiamo dimostrato personalità e qualità, confermandoci bravissimi a non disunirci».

GOMEZ.Il primo tempo in effetti era stato soffertissimo ma come per incanto, però, a un certo punto è cambiato tutto. Grazie all’uomo più atteso, a quel Mario Gomez che per sbloccarsi in stagione ha scelto proprio la partita più importante. Splendido il suo controllo su lancio di Ilicic, preciso anche il tocco per superare Buffon in uscita disperata. Con lui, la squadra è sembrata avere davvero un altro volto. Sfruttando anche maggiormente la fasce.

CONDIZIONE. «E’ stato un gol pesantissimo – ha commentato il tedesco -, sono contento per la squadra e per questo pareggio. Dobbiamo continuare così perchè la Juve è una squadra molto forte. So come è importante per questa città la partita con la Juve dopo 5 mesi di infortunio non è facile, ma ora sento che la condizione e la forza stanno tornando, quindi sono certo che arriveranno anche altri gol».

BORJA VALERO. «Sono davvero felice per Mario, questo gol è fondamentale per lui ma stasera – ha confermato a caldo Borja Valero – siamo stati tutti fantastici. Alla fine siamo riusciti a segnare rendendo fondamentale la gara di ritorno. All’inizio non eravamo messi bene, ma dopo il gol abbiamo avuto il coraggio di prendere la palla e giocare nel loro stadio contro una squadra fortissima. Al ritorno giocheremo sempre allo stesso modo e proveremo a vincere anche a Firenze».

Tweet Pepito RossiROSSI. «Grande prestazione dei ragazzi. Forza viola», gli ha fatto eco con un twitter direttamente dagli Stati Uniti, Pepito Rossi. Ovvio che venga da chiedersi come sarebbe stata la stagione viola se lui non si fosse infortunato contro il Livorno e se Gomez non fosse stato fuori 5 mesi. Ma ormai è anche inutile parlarne: c’è da concentrarsi sul ritorno quando la Juve dovrà fare partita d’attacco e quindi ci vorrà una grande prestazione anche della difesa, stasera un po’ sotto tono soprattutto sugli esterni.

TOMOVIC. Già, le fasce. Nel difficilissimo primo tempo, erano state proprio le corsie i punti deboli dei viola. Prendiamo Tomovic, chiaramente fuori posizione a sinistra. In grandissima difficoltà all’inizio era un po’ cresciuto con il passare dei minuti e mette in difficoltà Isla che nei primi minuti lo aveva fatto a fette. Continua però a perdere palle che diventano pericolosissime. Montella gli chiede comunque di affondare.

RONCAGLIA. A destra era andata anche peggio. Asamoah si era spesso preso gioco di Roncaglia, pur senza ripetere i fasti del campionato quando era andato a segno. Pure Facundo, però, con il passare del tempo è cresciuto: emblematico nello splendido secondo tempo dei viola un elegantissimo appoggio di petto nell’affollatissima area viola a Neto.

NETO. E sull’impresa dei viola c’è anche la firma del portiere. Perché, incolpevole sul gol fulmineo di Vidal, nella prima frazione ha compiuto almeno due interventi decisivi, tenendo a galla la squadra nel momento più delicato, quando c’era da soffrire. L’ennesima grande rivincita di questo estremo difensore brasiliano che forse è la scommessa (vinta) più bella da Montella.


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Massimiliano Mugnaini

Giornalista

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