Firenze, ambulanti in guerra per «il cimitero San Lorenzo». Lunedì nuova serrata
Lunedì gli ambulanti di San Lorenzo resteranno chiusi. Una nuova serrata è stata decisa stamani dopo un’animata assemblea in piazza del Mercato. C’è chi sta preparando cartelli di protesta con scritte del tipo «Cimitero di San Lorenzo». Tutto all’indomani dello scontro di ieri venerdì in palazzo Vecchio con il vicesindaco Nardella, apostrofato da alcuni con frase minacciose e anche spintonato. Polizia municipale e Digos stanno accertando le responsabilità di quella che penalmente è un’aggressione, anche se tutti prendono le distanze da chi ha agito d’iniziativa e senza che nulla fosse stato concordato.
Sembrerebbe anche che nel gruppo dei trenta che hanno «aggredito» Nardella ci fosse qualcuno che con gli ambulanti non c’entrasse per niente. Provocatori? Il giallo si infittisce.«Avevamo il coltello dalla parte del manico, dopo le promesse del sindaco Renzi e dello stesso Nardella, e ora la situazione si è rovesciata a favore di Palazzo Vecchio» si sono detti gli ambulanti stamani tra di loro. Secondo molti a Nardella è stata offerta un’occasione d’oro per prendere ulteriore tempo, quando – con tutta probabilità – non aveva niente di concreto da poter offrire agli ambulanti. Specie dopo il no della Sovrintendenza al riutilizzo di Lungarno Archibusieri.
«Condanniamo ogni sopruso e se qualcuno ha sbagliato è giusto che ne risponda – dice Marcello Torelli uno degli ambulanti e segretario nazionale della Fivag Telsa Cisl – ma non possiamo neppure accettare che ora passi in secondo piano quello che è il problema principale: da due mesi ci sono 82 aziende che non lavorano e 200 famiglie in difficoltà. Riportiamo l’attenzione su questa emergenza. Chiediamo solo di poter riprendere il nostro lavoro. Niente di più». Attualmente gli 82 banchi «sfrattati» da piazza San Lorenzo il gennaio sono stati confinati in piazza del Mercato Centrale, in uno spazio che al massimo ne può contenere una cinquantina. Ma di fatto restano aperti non più di 25 banchi alla volta, per avere un minimo spazio vitale. Un turno spontaneo che non porta vendite e guadagni, ma che inevitabilmente scalda gli animi.