Giovani e politica: don Milani batte la tv
GIOVANI . Davvero i giovani sono distanti dalla politica? Potrebbe sorprendere, ma non sembra proprio così. Ad essi invece interessa purchè la politica, come a tutti piacerebbe, si elevi dalla sua attuale mediocrità. Si è discusso del tema in un incontro svoltosi sabato mattina all’ auditorium del cinema “Stensen”, organizzato dall’ Associazione “La Scelta” (www.lascelta.eu), che ha chiamato ad esprimersi sull’ argomento alcuni trentenni, poco più o poco meno, già ora attivi protagonisti della vita sociale ed istituzionale fiorentina. Hanno preso parte all’iniziativa Matteo Cinelli, vice presidente del sodalizio promotore; i consiglieri comunali Jacopo Cellai ( Forza Italia), Tommaso Grassi (Sel) e Andrea Vannucci (Pd); Alessandro Tesi, candidato sindaco a Campi Bisenzio per la lista civica “Alleanza cittadina”.
VALORI. Innanzi tutto i contenuti, il livello e lo stesso stile degli interventi sono stati ben diversi da quanto di consueto si ascolta e si osserva nell’ ormai ossessionante susseguirsi di dibattiti televisivi. Si è volato alto fin dalle prime battute, cominciando dal ricordare la definizione che dell’ impegno civico dette Don Milani: “Uscire insieme dai problemi”. Rimanendo in area di matrice cattolica è stata altresì rammentata l’ idea di politica, cara alla più recente dottrina sociale della Chiesa, descritta quale la più alta forma di carità. Un impegno di servizio dunque contrastante con la ricerca, certamente oggi molto diffusa, della sola legittimazione di sé stessi di fronte all’ avversario.
COMUNICAZIONE. Molto rilievo è stato dato all’ importanza delle più moderne forme di comunicazione che, per quanto efficaci e penetranti, non possono integralmente sostituire la partecipazione diretta ed il contatto personale tra i cittadini ed i loro rappresentanti: il superamento delle varie problematiche non può realizzarsi solo attraverso relazioni virtuali o mediante l’ affermazione di un’ immagine.
EUROPA. Confortante è poi apparsa la consapevolezza, raramente così evidente in altri analoghi contesti, dei reali equilibri recati dalla più recente evoluzione delle istituzioni rappresentative, che ha visto crescere il ruolo dei sindaci ed il potere degli organi comunitari, con evidente ridimensionamento dei parlamenti regionali e nazionali. Valore delle scelte disinteressate ed orientate al bene comune, rifiuto del compromesso ad ogni costo, esigenza di un forte recupero di credibilità, centralità del lavoro e dei principi costituzionali. Su tali tematiche si è di seguito sviluppato il confronto, sempre mai banale, molto pacato ed ancorato a chiari elementi di competenza.
FIRENZE -E’ infine emerso un dato, comune a tuti i partecipanti, sul percorso da loro seguito nel dedicarsi alla collettività. In sostanza partendo o dal volontariato o dall’ adesione ad iniziative civiche hanno saputo integrare la laro attività nell’ ambito di movimenti con impostazione più tradizionale. Insomma nulla di differente dal migliore passato: quando passione ed attitudine incontrano partiti in grado di coniugare correttamente consenso e rappresentanza è ancora possibile che si affermi la buona politica. E’ questo anche un auspicio di particolare attualità per Firenze, dove non pochi detentori di risorse culturali e di professionalità, che purtroppo rimangono inespresse o compresse sul piano politico, potrebbero assai bene assumere le redini della città, in luogo di soluzioni che, magari in regola sul piano dei requisiti anagrafici più alla moda, sono chiaramente confezionate con metodi sbrigativi ed imposte dai soliti noti.