Tav, condannati i vertici Cavet per i danni al Mugello
FIRENZE – I vertici del Consorzio Cavet, controllato da Impregilo, sono stati condannati a Firenze nell’appello bis per i danni provocati nel Mugello per i lavori della linea ferroviaria Tav fra Firenze e Bologna. Gli imputati erano 30: 19 le persone condannate. I vertici Cavet Carlo Silva, Pierpaolo Marcheselli e Franco Castellani sono stati condannati a 4 anni e mezzo per traffico illecito di rifiuti. Due anni e un mese di arresto per Alberto Rubegni e Giovanni Guagnozzi per omessa bonifica. Cavet è responsabile civile.
La vertenza giudiziaria ha avuto inizio 10 anni e ha già visto numerosi gradi di giudizio. Le accuse contro il consorzio Cavet riguardavano il trattamento degli inerti inquinanti, lo smaltimento dei rifiuti speciali e il drenaggio delle acque.
La corte d’appello di Firenze ha disposto l’obbligo di bonifica e il ripristino dei luoghi per i danni provocati nel Mugello per i lavori di costruzione ferrovia ad alta velocità.
I giudici hanno poi stabilito risarcimenti danni (che saranno quantificati in sede civile) per lo Stato, il ministero, Regione, Comuni e Province del Mugello. Fra i danni che dovranno essere risarciti il giudici ha inserito anche quelli per omessa bonifica di alcuni dei 24 corsi d’acqua che, secondo l’accusa, sono stati inquinati dai lavori per la Tav.