Fiorentina, Montella: «Riscatto in campionato. Magari vincendo a Napoli»
FIRENZE. Quella di domenica pomeriggio 23 marzo, a Napoli (all’inedito orario delle 18,30), per la Fiorentina è una delle partite più difficili di tutta la stagione. Per la forza degli azzurri, attualmente terzi in campionato anche se pure loro con il morale sotto i tacchi per la fresca eliminazione in Europa League, ma soprattutto perché arriva a meno di 72 ore dalla delusione patita contro la Juventus che ha travolto l’intero ambiente. Vincenzo Montella però prova a sorridere all’arrivo in sala stampa. Fa capure che quella in Campania è l’ultima chance dei viola per tentare un difficile ma ancora non impossibile aggancio al Napoli per il terzo posto, quello che dà diritto a giocare i preliminari di Champions. Operazione al limite della realtà, visti i 10 punti che separano le due squadre, ma il tentativo va comunque fatto.
RIPARTIRE. «Ringrazio i tifosi per l’affetto: da qui – esordisce il tecnico – dobbiamo ripartire perché abbiamo una grossa responsabilità anche verso di loro. Dobbiamo proseguire il nostro cammino: siamo delusi ma non abbiamo nulla da rimproverarci. La gara con i bianconeri non si può rigiocare. Da tutte le esperienze ci si può rafforzare. C’è qualcosa ancora da giocarci. Abbiamo tre partite ravvicinate: poi sarà più facile recuperare mentre ora servirà molto temperamento da parte di tutti i giocatori: sanno meglio di me come risollevarci».
FORMAZIONE.Al San Paolo non ci sarà l’infortunato Pizarro: a centrocampo in cabina di regia dovrebbe giocare Aquilani con Ambrosini e Borja Valero ai suoi lati, mentre Mati Fernandez è stato convocato ma, parole di Montella, si è trattato di una forzatura. Ci sono invece pochi dubbi sul fatto che in appoggio al centravanti – stavolta inizialmente Matri, poi Gomez -, dovrebbe giocare Wolski. Pochi cambiamenti invece in difesa.
COPPITALIA.Il tecnico viola dice di non vedere i giocatori stanchi («ma chi ha fatto 4 gare consecutive in effetti è un po’ consumato»), probabile quindi che il turnover sia centellinato, anche perché Montella ci tiene a sottolineare come la Fiorentina non debba mollare in campionato. «Quella di domani non sarà affatto una finale anticipata. Anche perché i giocatori comunque si devono conquistare la possibilità di giocarla, quella partita, attraverso le prestazioni che faranno da qui ad allora in campionato».
NAPOLI. Così, invece, l’allenatore sugli azzurri di Benitez: «Anche per loro è importante perché sognano il secondo posto. Credo che conterà molto la lucidità. La Juventus era un avversario molto più forte del Porto ma non so chi sarà più deluso. Sono due squadre che hanno più o meno la stessa idea di gioco, loro però hanno grandissima qualità offensiva, tra le migliori al mondo: bisogna essere bravi ad approfittare dei rischi che generalmente corrono».
PAREGGI. A giudicare da ciò che dice in relazione alle sconfitte dei suoi (già 11), potrebbe comunque sembrare che Montella domani si accontenterebbe di un punto. «Abbiamo perso troppe gare quest’anno, cosa che ci succedeva anche nella passata stagione. Non sarebbe stato male fare qualche pareggio in più: fanno classifica anche quelli».
ROSSI. Chiusura riservata a Pepito Rossi, che da qualche giorno è tornato a Firenze anche se ovviamente la data del suo rientro è ancora lontana. «Mi fa piacere averlo rivisto. Per ora corricchia ma sicuramente – chiude con il sorriso il tecnico viola, a testimonianza di come l’umore sia comunque buono – lo fa meglio del suo fisioterapista. Non gli metteremo fretta, deve fare il cammino che lui conosce meglio di tutti».