Fiorentina, Matri o Matos? Con la Samp tutt’ e due
FIRENZE – No, non siamo nella sfera dei dubbi shakespeariani. Montella ha solo dato ad intendere di dover prendere una decisione: con la Samp giocherà Matri, gran mangiatore di gol quasi fatti, o Matos, scalpitante ragazzo brasiliano alla ricerca della partita capace di dare una svolta a una carriera finora solo promettente? Ecco, da napoletano concretissimo, l’allenatore scioglie l’enigma e fa capire di avere una certezza: Matri e Matos insieme contro l’amico Sinisa Mihajlovic. Che ha il dentino mordace e assetato di vendetta non tanto contro il collega e amico, quanto verso la Fiorentina che gli fece fare la figura dell’ex giocatore bravo ma poco capace in panchina durante l’esperienza in viola.
VARGAS – Allora eccoci, rapidamente, alla formazione che scenderà in campo a Marassi. Con la difesa un po’ da batticuore vista l’assenza di Gonzalo Rodriguez per squalifica: sono pronti Roncaglia, Savic e Tomovic. A centrocampo non potrà ancora tornare Pizarro e ci sarà invece, come esterno sinistro, il recuperato Vargas. Che sta disputando un campionato onesto anche se non ancora in linea con quella faraonica e esagerata quotazione da 20 milioni che lo accompagnava qualche stagione fa. In mezzo c’è da scegliere fra Aquilani e Ambrosini. Sicuro Mati Fernandez.
BORJA – Discorso a parte per Borja Valero. Che giocherà ancora da trequartista. Montella non lo vede per nulla come uomo faro, propiziatore di gioco davanti alla difesa. Glielo abbiamo chiesto espressamente durante la conferenza stampa del sabato: non sarebbe meglio avere un riferimento come lui più indietro, capace anche di contrastare l’avversario e di correre e d’impostare le ripartenze rispetto al nulla visto contro il Milan? No, Montella vede Borja come giocatore da ultimo passaggio, da tenere più avanti. Mah! Con la Juve e con i rossoneri ci è sembrato fuori ruolo. In ogni caso è l’allenatore che decide. Vedremo.
MONDIALE – Davanti, in ossequio al 4-3-3, avremo dunque Cuadrado, Matri e, quindi, Matos. Oppure Ilicic, ma sembra più difficile. Il fatto strano e che è lo specchio di una stagione non certo fortunata: Montella deve improvvisare l’attacco pur avendo nella rosa due punte di diamante come Mario Gomez e Pepito Rossi. Montella è fiducioso di riaverli in squadra in aprile. Prima Mario, poi Pepito. E magari spera di poterli schierare insieme nella finale di Coppa Italia, il 3 maggio, contro il Napoli. Pensate: due punte che potrebbero essere di fronte, uno contro l’altro, in una non impossibile finale del Mondiale brasiliano. Rossi nell’Italia di Prandelli, Gomez nella nazionale tedesca. Montella dice subito che lui lavora per averli a posto in viola, almeno nell’ultimo scorcio di stagione. Per non dover continuare a fingere di avere un amletico dubbio nella scelta fra Matri e Matos.