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Via Gui. nella zona Leopolda, è senza sfondo (Da Google Maps)

Firenze: «A mio padre Lando Conti dedicata una strada ghetto»

Via Gui. nella zona Leopolda, è senza sfondo (Da Google Maps)
Via Gui. nella zona Leopolda, è senza sfondo. Diventerà via Lando Conti (Da Google Maps)

FIRENZE – Non riesce proprio a mandarla giù, il figlio dell’ex sindaco di Firenze Lando Conti ucciso dalla Brigate rosse nel 1986. Ha letto ieri che al padre la Giunta comunale fiorentina ha appena deciso di intitolare una via cittadina. «Ma quale strada? Quello è un ghetto. È una prova ulteriore della insensibilità dei nostri amministratori» tuona Lorenzo Conti. «Decidere senza neppure informare preventivamente la famiglia è come minimo un atto di maleducazione. Non ci invitino all’eventuale inaugurazione, non ci andremo».

via Gui a Firenze

La via in questione è nel nuovo quartiere alle spalle della Stazione Leopolda. Palazzi moderni, alcuni ancora da terminare. Come pure le strade, tutte senza sfondo: da via Michelucci che finisce con una rotonda che impone di tornare indietro, a via Luciano Bausi che muore in via Luigi Gui. È quest’ultima che cambierà nome in via Lando Conti: un tratto di asfalto «cieco» compreso tra via Michelucci (da cui è separata da un marciapiede, non transitabile) e via Paisiello, che dovrebbe essere il suo sfondo naturale, ma che è chiusa da una rete e da transenne. Un cantiere a scadenza indefinita, che costringe gli abitanti della zona – anche a piedi – a tornare indietro verso la Leopolda. Se succede di notte è opportuno essere accompagnati.

Lando Conti
Lando Conti

La decisione di Palazzo Vecchio deriva dalla scelta di intestare al celebre direttore d’orchestra fiorentino Vittorio Gui la nuova piazza davanti al teatro dell’Opera. Al tempo stesso si cercava una soluzione definitiva per un luogo da intitolare all’ex sindaco Lando Conti, al quale era stato dedicato – non senza polemiche – solo un piccolo «slargo» sulla via Faentina, poco distante dal luogo dove fu ucciso a colpi di pistola 28 anni fa. Da pochi mesi – si legge in una nota del Comune – l’area è tornata nella disponibilità dei privati. Da qui la decisione di trovare un’altra zona, individuata vicino a strade intitolate ad altri sindaci fiorentini: Elio Gabbuggiani, Luciano Bausi, Alessandro Bonsanti.

«La verità? A nessuno – dice Lorenzo Conti – è mai interessato davvero ricordare la figura di mio padre, unico sindaco italiano ucciso dai brigatisti. Io stesso ci ho messo 20 anni per far modificare la lapide sul luogo dell’omicidio. All’inizio si parlavo solo di ‘mano terrorista’. Poi finalmente è stato scritto ‘mano terrorista delle brigate rosse’». «Se volevano davvero dedicare qualcosa di significativo alla figura di mio padre – conclude – avrebbero potuto intitolargli il piazzale davanti al nuovo Palazzo di Giustizia a Novoli, in quell’area ex Fiat sulla quale partì un nuovo progetto urbanistico deciso proprio al tempo della giunta comunale guidata da mio padre».


Sandro Addario

Giornalista

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