Firenze, un nuovo brand per le bellezze di Villa Bardini
FIRENZE – È un uccellino sul bordo di un vaso dalle forme classiche il nuovo logo di Villa Bardini. Sono stati quasi 3000 i progetti provenienti da ben 62 paesi differenti e tra tutti ali è stato selezionato quello della vincitrice Rita Amato Benincasa. Il concorso internazionale, Un marchio per la bellezza, era stato lanciato in gennaio dalla Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron. L’idea era quella di individuare un brand efficace e che fosse in grado di rendere inconfondibile nel mondo Villa Bardini e il Giardino Bardini.
Nella giuria del concorso Michele Gremigni, la direttrice di Villa Bardini Marcella Antonini insieme al pubblicitario Mario Fiorenza, l’esperto di marketing e comunicazione Marco Martelli Calvelli, il giornalista Riccardo Monni.
Rita Benincasa Amato, che si aggiudica dunque i 15 mila euro in palio è di origini calabresi, 53 anni, vive a Firenze da 34. Architetto, una passione per i giardini che non sono però il suo ambito di lavoro – come ha precisato – ha saputo realizzare un logo essenziale ma – come ha sottolineato Gremigni – “capace di aiutare la gente a percepire l’identità di Villa Bardini e a ricordare…è stato premiato il soggetto secondo noi più aderente al bando e in grado di sintetizzare al meglio le multifunzionalità di Villa Bardini “.
Come noto, infatti, Villa Bardini ospita il Museo Annigoni e la Fondazione Roberto Capucci, oltre a concerti ed esposizioni d’arte temporanee. Dopo Aldo Fallai. Da Giorgio Armani al Rinascimento (fino al 10 aprile), in programma una grande monografica dedicata a Giovanni Colacicchi. Hanno sede nella Villa anche il premio ambientalista Il monito del giardino e la Società Toscana di Orticultura.
Villa Bardini, Costa San Giorgio 2 – Firenze, 055.20066206 – www.bardinipeyron.it
Stella
Intanto la conoscenza giusta ” TI METTE SULLA STRADA GIUSTA ” Ma poi scegliere un logo per originalita’ oppure per scopiazzare i tessuti ikea ???
Graz
Buongiorno. Come dar torto a Nina? In effetti sarebbe interessante visionare almeno i 39 marchi scremati dai circa 3mila arrivati… Da partecipanti al concorso, da grafici e art director con esperienza ventennale, mia moglie ed io saremmo davvero curiosi di conoscere quale tipo di concorrenza la nostra architetto sbaragliò. Anche per un mero, simbolico atto di trasparenza nei confronti di chi ha partecipato.
nina
Questi concorsi fatti di dubbi e coincidenze sono vecchi come le mura del colosseo…. 3000 i progetti provenienti da ben 62 paesi differenti …Vince IL PROGETTO DI UNA PERSONA CHE VIVE A FIRENZE. ???
Che SOLITA COINCIDENZA !