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La Sezione Regionale di Controllo

Corte dei Conti: bilanci dei comuni toscani nel mirino dei giudici contabili

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FIRENZE – Comuni toscani sempre più nel mirino della Corte dei Conti. Sono di questi giorni due delibere della Sezione regionale di controllo per la Toscana, che ha terminato l’esame del bilancio 2012 dei comuni di Capannori e Borgo a Mozzano, in provincia di Lucca. Bilanci da risanare, irregolarità da rimuovere, risultati di gestione positivi che vanno riconsiderati.

CREDITI – L’indice è puntato soprattutto sui cosiddetti «residui attivi vetusti». In pratica crediti che il comune deve riscuotere da anni, ma che ormai sono diventati inesigibili e da cui le casse comunali non tireranno fuori un euro. Restano però in bilancio e contribuiscono di fatto a migliorare – ma solo «virtualmente» – il risultato dell’amministrazione.

Capannori Palazzo Comunale
Capannori Palazzo Comunale

CAPANNORI – Nel caso di Capannori, 45mila abitanti, guidata dal sindaco Giorgio Del Ghingaro (Pd), i «residui attivi vetusti» ammontano, nel bilancio 2012, a 1,3 milioni di euro. Sono diminuiti di 579mila euro rispetto al 2011, «uno sforzo importante per l’ente – dice la delibera 11/2014 /PRSP della Corte dei Conti – che tuttavia registra un risultato di amministrazione positivo per 634.276,96 euro. Risultato determinato evidentemente anche dal saldo della gestione residui». In parole meno tecniche: se non ci fossero stati i crediti «fantasma», il comune avrebbe chiuso con una perdita di circa 700 mila euro.

Il Ponte della Maddalena a Borgo a Mozzano
Il Ponte della Maddalena a Borgo a Mozzano

BORGO A MOZZANO – Situazione nel più piccolo comune di Borgo a Mozzano, circa 7000 abitanti nella Valle del Serchio, guidato dal sindaco Francesco Poggi, a capo di una Lista Civica di centro destra. Nel bilancio figurano da incassare circa 435mila euro, da oltre cinque anni. Riguardano prevalentemente – come si legge nella delibera della Corte dei Conti 10/2014/PRSP – un contenzioso con il gestore unico del servizio idrico integrato che non ha rimborsato un proprio debito. Ma – obietta la Sezione controllo della Corte (di fatto l’unico organo di vigilanza esterno agli enti locali) – è «comunque necessaria l’adozione di provvedimenti idonei a limitare i potenziali rischi sulla tenuta del bilancio comunale e a ripristinare così una corretta gestione finanziaria».

CORRETTIVI – I comuni destinatari dei rilievi della Corte dei Conti hanno ora 60 giorni per adottare misure correttive per l’equilibrio del bilancio. A sua volta la Corte le esaminerà entro i successivi 30 giorni per verificarne la realizzabilità ed evitare di avviare la procedura che potrebbe anche portare alla dichiarazione di «default» del comune interessato.


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Sandro Addario

Giornalista

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