Meteo: terzo aprilante, cielo nuvoloso. Ma non durerà 40 giorni
Per giovedì 3 aprile, giornata fatidica per il calendario e per i meteorologi, il professor Giampiero Maracchi prevede cielo nuvoloso. Seguito, venerdì 4, da pioggia sicura. Per lasciare, la settimana prossima, a un tempo in graduale miglioramento con temperature in netta risalita.
E allora, come la mettiamo con l’antico adagio terzo aprilante quaranta dì durante? Per l’ennesima volta, in occasione della proverbiale scadenza, Maracchi ripete che quello che conta è la tendenza delle condizioni meteo. Bisogna prendere l’indicazione senza pretendere che realmente, nelle prossime quattro decadi, il cielo si comporti esattamente nella stessa maniera. Diciamo subito che pioverà un pochino per un mese e dieci giorni, ma la primavera avanzerà a grandi passi, accompagnata da sole e caldo in aumento, secondo il naturale andamento stagionale.
Però attenzione: il proverbio ha un suo fondamento che nasce, se non dall’osservazione scientifica, almeno da quella di personaggi attenti, come i marinai, i contadini, i pescatori. Maracchi richiama l’attenzione su un numero, appunto il 40, che ricorre nei medo di dire di varie epoche. In effetti, spiega che i 40 giorni corrispondono al tempo che una particella d’aria impiega a fare il giro del pianeta. E’ un fenomeno figlio della cosiddetta corrente a getto: lo scontro fra la corrente fredda polare e quella calda tropicale. La particella , conferma Maracchi, impiega i fatidici 40 giorni. Per questo gli antichi osservatori avevano ragione quando coniavano proverbi e modi dire che davano certezze anche senza essere scritti da scienziati.