Firenze, facevano il pane con la farina rubata a un altro forno
FIRENZE – Rubavano la farina per fare il pane nel forno del figlio di uno dei due arrestati. In manette, a Scandicci, sono finiti due albanesi. Qualche giorno fa la titolare di un panificio si era rivolta alla polizia denunciando un cospicuo furto di farina ed olio di oliva.
L’imprenditrice, non presente all’interno dell’azienda nelle ore notturne quando il pane viene prodotto e consegnato con i furgoni, aveva installato una serie di telecamere a circuito chiuso che hanno svelato l’arcano. E’ emerso che un suo dipendente ed il cognato, anch’egli ex dipendente del panificio, erano i responsabili dei ripetuti furti.
Mancherebbero all’appello 20 tonnellate di farina e oltre 350 litri di olio d’oliva, per un valore commerciale di 9000 euro.
Tutte le notti, quando i furgoni uscivano per le consegne ed i dipendenti avevano già lasciato il posto di lavoro, rimaneva una sola persona, un albanese di 47 anni, che riceveva la visita del cognato a bordo di un furgone bianco intestato ad un forno di Lastra a Signa. I due, soli all’interno del panificio, rubavano le materie prime: sacchi di farina, lattine di olio d’oliva ed altri prodotti per la produzione del pane.
Gli inquirenti hanno avviato una serie di accertamenti per identificare i due soggetti immortalati nei filmati e gli agenti della Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile hanno effettuato un mirato servizio di controllo nei pressi del panificio preso di mira dai ladri. Intorno alle 5.30 di ieri 4 aprile il furgone descritto è entrato dal cancello principale andando in fondo al piazzale sul retro del capannone. Dopo pochi minuti il mezzo è stato bloccato all’uscita da una pattuglia, mentre altri agenti sono intervenuti all’interno dell’azienda per fermare l’altro complice.
All’interno del veicolo la polizia ha recuperato il bottino della nottata: diverse materie prime e due quintali di farina. Altri cinque quintali sono saltati fuori durante il successivo controllo nel forno dove era destinata la refurtiva. Il titolare di quest’ultimo panificio riusciva così ad azzerare gran parte delle spese di produzione e a vendere i prodotti ad un prezzo notevolmente inferiore.