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Baccio Bandinelli, Autoritratto, c. 1555-1557, Terracotta , Oxford, The Ashmolean Museum

Firenze, apre la mostra di Baccio Bandinelli «universale artefice»

Baccio Bandinelli Flagellazione c. 1530 Marmo Orléans, Musée des Beaux-Arts
Baccio Bandinelli, Flagellazione, c. 1530, Marmo, Orléans, Musée des Beaux-Arts

FIRENZE – Una mostra celebra uno dei più importanti artisti del Rinascimento. Si tratta di Baccio Bandinelli (Firenze 1493-1560) scultore ritenuto al suo tempo uno fra i più grandi tanto che Vasari nelle sue Vite, pur detestandolo per il suo carattere, lo definì «universale artefice» e gli dedicò una delle biografie più estese all’interno della sua opera.

La mostra a cura di Detlef Heikamp e Beatrice Paolozzi Strozzi presenta opere di scultura e di pittura, i disegni e le stampe di sua invenzione insieme a bronzetti, medaglie in piombo e in cera, i rilievi in marmo, stucco e bronzo alcuni dei quali derivati da suoi originali o che gli sono riferiti con certezza in un confronto continuo con i disegni preparatori.

Accanto ai grandi capolavori più conosciuti del Bandinelli come il Bacco di Palazzo Pitti, le opere del Bargello o i rilievi marmorei del coro del Duomo in questa particolare occasione saranno esposti i busti-ritratto di Cosimo I e il Mercurio giovanile del Louvre insieme all’unico dipinto di Bandinelli la Leda e il cigno e il celebre Autoritratto dell’artista dell’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston.

Baccio Bandinelli, Autoritratto, c. 1555-1557, Terracotta , Oxford, The Ashmolean Museum
Baccio Bandinelli, Autoritratto, c. 1555-1557, Terracotta , Oxford, The Ashmolean Museum

Dal momento della sua morte, nel 1560, fino a tutto il Neoclassicismo grande fu l’ammirazione per l’artista. Bandinelli era considerato uno tra i massimi scultori del Cinquecento insieme a Michelangelo. Fu grande disegnatore come era necessario a Firenze dove il disegno era considerato l’origine e il fondamento di ogni forma d’arte. Baccio Bandinelli, fin dall’infanzia, fu nella bottega del padre, orafo e fornitore ufficiale della Famiglia Medici. Ebbe come coetanei Jacopo Sansovino, Tribolo e soprattutto Cellini, suo eterno nemico. Tra i suoi allievi Bartolomeo Ammannati e suo successore indiscusso il Giambologna. Un artista sempre molto controverso più che per la capacità espressiva e le qualità formali della sua arte, per la sua personalità che autori come Cellini e Vasari raccontarono con ricchi aneddoti che concorsero a restituire di Baccio Bandinelli un’immagine “negativa”. Con questa mostra ricca di opere e di continui spunti, confronti e riflessioni l’artista discusso e controverso torna a far parlare di sé.

Baccio Bandinelli.Scultore e maestro(1493-1560)

  • Firenze, Museo Nazionale del Bargello
  • 9 aprile – 13 luglio 2014
  • Orario: martedì – domenica dalle 8.15 alle 17.00.
  • Chiuso secondo e quarto lunedì di ogni mese
  • Info: +39 055 294883

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