Maracchi: «La Fondazione Cr Firenze non è un bancomat» (VIDEO)
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«Lascio una Fondazione che ha avviato una stagione nuova». Lo scrive il presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze professor Giampiero Maracchi in un messaggio inviato stamani 18 aprile ai componenti degli Organi statutari dell’Ente Cassa, preannunciato nel corso dell’Assemblea di ieri pomeriggio, nella quale aveva dichiarato di considerare terminato il suo mandato.
Nella lettera Maracchi ricorda tra l’altro le iniziative avviate durante la sua presidenza, «come le riflessioni di eminenti personalità su questi temi» con lo scopo di «offrire alla Fondazione la possibilità di non essere percepita come un ‘bancomat’ ma come una sede che può contribuire a stimolare il riscatto del nostro paese dal degrado». Spiega inoltre di «ritenere concluso» il suo mandato «nell’interesse dell’Ente Cassa e per lasciare liberi gli Organi di discutere il futuro assetto anche normativo. E questo, nonostante la recente decisione del Comitato di Indirizzo all’unanimità sulla continuità della governance, che interpreto come un riconoscimento del lavoro fatto».
danilo bonelli - scandicci
Per capire che razza di pasticcio all’italiana siano le fondazioni bancarie basta ricordarsi chi ne è stato l’inventore : Giuliano Amato altrimenti noto come dottor Sottile. Nel suo caso non vale certo il proverbio “nomen omen” perchè anzi – ad onta del suo benaugurante cognome – è uno dei personaggi giustamente più odiati di Italia. Sembra che quando il piccolo Giuliano aveva pochi giorni di vita sua madre lo avesse adagiato non in una culla come tutti i bambini bensì su una poltrona di velluto rosso e da allora il piccolo professore non ha più perso l’abitudine di vivere in simbiosi con uno scranno di prestigio e di potere. Ma tornando alle Fondazioni si può dire che esse sono ormai alla fine della loro parabola perchè il giochino si è presto rotto. Nelle intenzioni istitutive esse avrebbero dovuto incassare i dividendi della loro partecipazione azionaria nella Banca di riferimento per poi riversarle a beneficio del territorio. In teoria tutto bene finchè le Banche non hanno iniziato a lanciare una serie di aumenti di capitale a pagamento che hanno ben presto prosciugato le casse delle Fondazioni. E così tra molto poco ……si chiude il bandone !