Pasqua, scoppio del carro: colombina perfetta. E Renzi se la porta via un’altra volta (VIDEO)
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FIRENZE – Un volo perfetto, quella della colombina 2014. Ha dato fuoco al Carro, alle 11 precise della mattina di Pasqua, sul sagrato di Santa Maria del Fiore, ed è tornata indietro puntualmente, sospinta dai retrorazzi fino all’altar maggiore: senza lasciarsi prendere dalla stanchezza (o forse da insufficienza di polveri) come la predecessora, un anno fa. Ossia quella colombina un po’ sibillina che però, finita sulla scrivania dell’allora sindaco di Firenze, dopo quella fiacca prova, è risultata però dotata di una gran dose di buona sorte: non a caso, proprio fra la fine di marzo e i primi di aprile del 2013, le probabilità di Pier Luigi Bersani di diventare presidente del consiglio cominciarono ad affievolirsi. E Renzi, con quella bianca colombina finta sul tavolo della Sala di Clemente VII, l’uffficio del sindaco di Firenze, cominciò a spiccare il volo. Esattamente un anno dopo, lo scatto da Palazzo Vecchio a Palazzo Chigi non solo si è magistralmente realizzato, ma sono arrivati anche le prime azioni di governo. Con i famosi 80 euro da mettere in busta paga, coperti finanziariamente da qualcosa che c’è. O che, forse, non c’è.
PORTAFORTUNA – Sta di fatto, che il premier seduto con la moglie Agnese e i figli Ester, Emanuele e Francesco, nella panca della cattedrale più vicina più vicina all’officiante, l’arcivescovo di Firenze cardinale Giuseppe Betori, ha chiesto a Luca Palandri, cerimoniere del Comune, di mettergli in macchina anche la colombina 2014. Lui può testimoniare che la colombina è, quanto meno, un ottimo portafortuna. Senza andare a scomodare i talismani o scadere nella superstizione, diciamo che portatrice di buoni presagi la bianca colomba che incendia il Carro con il fuoco sacro acceso, secondo la tradizione, dalle pietre focaie portate da Pazzino de’ Pazzi di ritorno a Firenze dopo la prima crociata.
PAZZINO – C’è chi (uno storico di fama, il professor Franco Cardini) sostiene che Pazzino non sia mai esistito. Ma sono quasi mille anni che Firenze celebra la Pasqua con la fiamma scaturita dallo sfregamento di quelle pietre. Così, anche l’enigmatica colombina 2014 finirà sul tavolo di Renzi: stavolta nel romano Palazzo Chigi. Per farlo salire ancora più in alto? Per il momento è sufficiente che gli faccia da parafulmine alle critiche e ai sospetti sulle coperture finanziarie della sua manovra. Problema per lui quotidiano. Anche all’uscita dal Duomo di Firenze, in un bagno di folla ricca di auguri, ma anche di domande: “Non dimenticare i pensionati”. E ancora: “80 euro sono pochini…”. Eppoi: “Non ci mettere altre tasse”.
CANINO – In ogni caso, lo scoppio del Carro è stata una festa capace di riempire di botti, per almeno un quarto d’ora, Firenze. Inondata di gente e di sole. Ha avuto ragione il meteorologo professor Giampiero Maracchi: Pasqua con il sole. Semmai non aveva calcolato bene lo spostamento delle correnti, capaci di ritardare dal venerdì pomeriggio al sabato mattina i previsti scrosci di pioggia. Ed è andata bene anche a un intraprendente cagnolino bianco e nero, sfuggito dal guinzaglio e finito in mezzo ai petardi del Carro pochi attimi prima dell’arrivo della colombina. Un volontario della protezione civile l’ha visto e si è precipitato ad afferrarlo: salvandolo. Lui nemmeno ci ha fatto caso: ha abbaiato ai primi scoppi senza badare alla colombina. Che tanto era già stata prenotata da Renzi.
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