Firenze: processo per diffamazione a Maiorano, l’accusatore di Renzi
FIRENZE – In tribunale per diffamazione Alessandro Maiorano, l’accusatore di Matteo Renzi. L’udienza è stata fissata il prossimo 7 luglio, davanti ai giudici di Firenze. La vicenda riguarda presunti sprechi di denaro pubblico – come da tempo afferma Maiorano, 53 anni, dipendente del Comune di Firenze – da parte dello stesso Renzi, quando era in carica come presidente della provincia di Firenze dal 2004 al 2009. Gli avvocati dell’attuale presidente del Consiglio lo avevano querelato per diffamazione e la procura della Repubblica, nel dicembre 2013, aveva concluso le indagini. Ora la decisione di rinvio a giudizio.
Secondo l’accusa Renzi sarebbe stato offeso «nel prestigio e nell’onore» per le parole di Maiorano – attraverso alcuni organi di informazione on line – con «esternazioni peraltro non inusualì».
Due gli episodi cui Renzi si era riferito nella sua denuncia: un’intervista a un quotidiano on line e la pubblicazione, sempre sul web, di una foto di Maiorano con una maglietta recante la frase «Matteo Renzi ha speso 20 milioni di euro da presidente della Provincia pagati dal contribuente». Maiorano dice di avere fatture e altri documenti che proverebbero il presunto spreco di 20 milioni alla Provincia, fatture e documenti che, assicura anche il suo legale Daniele Bocciolini di Roma, porterà in aula il 7 luglio. Renzi si era riservato di costituirsi parte civile in un eventuale processo futuro.
Maiorano è lo stesso che, il 13 marzo scorso, aveva presentato un esposto alla procura di Firenze da cui sarebbe poi nata l’inchiesta – per ora senza reato né indagati – sulla vicenda dell’appartamento del centro di Firenze dove Renzi avrebbe abitato e preso la residenza per un periodo quando era sindaco. Maiorano denunciò il fatto che l’affitto sarebbe stato pagato dall’imprenditore, amico del premier, Marco Carrai.