Skip to main content
Il 40enne Riccardo Magherini

Firenze: caso Magherini, nove indagati per omicidio

Il 40enne Riccardo Magherini
Il 40enne ex calciatore Riccardo Magherini

FIRENZE – Hanno ricevuto un avviso di garanzia i quattro carabinieri che intervennero per arrestare Riccardo Magherini, il 40enne morto il 3 marzo scorso a Firenze. Indagati anche i cinque sanitari che portarono i primi soccorsi. Per i militari l’accusa sarebbe di omicidio preterintenzionale, mentre per i sanitari di omicidio colposo. La conferma arriva dall’avvocato Francesco Paolo Maresca, difensore dei quattro carabinieri.

«L’intervento dei carabinieri è stato svolto nell’interesse del cittadino e dei cittadini, con tutte le precauzioni del caso, secondo il protocollo, nel pieno rispetto della legge -ha spiegato il legale Maresca- Magherini appariva fortemente alterato e i militari sono intervenuti prima di tutto nel suo interesse, per mettere in sicurezza la situazione e consentire, prima possibile, l’intervento dei sanitari».

Maresca, insieme ai carabinieri, ritiene «si debba immediatamente interrompere questa ripetuta diffusione mediatica circa comportamenti non consoni dei militari che negano fortemente ogni addebito, e si mettono a disposizione del pm per ogni accertamento. Si diffida, pertanto, chiunque anche sui social network, dove è stata sviluppata una campagna di attacco verso i militari, che va ad offendere l’onore e il decoro personale e professionale degli stessi».

«Soddisfazione» per la notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati di 4 carabinieri per la morte di Riccardo Magherini è stata invece espressa dall’avvocato Fabio Anselmo, legale della famiglia. L’avvocato, che ha portato il caso anche in Parlamento, ha sottolineato: «Abbiamo finalmente degli indagati. Questo vuol dire che non siamo di fronte a dei fantasmi ma a delle persone che sono state individuate».

Ieri la famiglia Magherini, tramite lo stesso avvocato Anselmo, aveva presentato denuncia alla Procura della Repubblica, nei confronti dei 4 carabinieri del 112 e dei 5 operatori del 118 «per omicidio preterintenzionale nei confronti dei militari, e omicidio colposo nei confronti dei sanitari e per ogni altro che verrà ritenuto sussistente, valutando in primis l’omissione di soccorso».

Come si ricorderà, nella notte tra il 2 ed il 3 marzo 2014, Riccardo Magherini, ex calciatore delle giovanili della Fiorentina (e figlio di Guido Magherini, giocatore di serie A degli anni Settanta, nelle file del Milan e della Lazio dopo essere cresciuto nel vivaio della Rondinella Marzocco) fu arrestato da una pattuglia dei carabinieri e di lì a poco morì per arresto cardiaco. L’arresto avvenne nel quartiere di Borgo San Frediano. Intorno all’una di notte Magherini si aggirava per il quartiere in evidente stato confusionale. Urlava, aveva sottratto un cellulare ad un pizzaiolo, entrava ed usciva da alcune pizzerie. Gli abitanti chiamarono la prima pattuglia dei carabinieri. Riccardo era in ginocchio per terra. I carabinieri si avvicinarono per tranquillizzarlo ma lui, agitato, fuggì. In aiuto della prima pattuglia dei carabinieri ne arrivò una seconda. Fu bloccato dai militari che lo ammanettarono mentre cercava di divincolarsi.

Arrivò un’ambulanza della Croce Rossa e gli vennero prestate le prime cure. Uno dei paramedici constatò che l’uomo era vivo e respirava. Riccardo è ammanettato, sdraiato a terra con la faccia riversa sull’asfalto. Arrivò una seconda ambulanza e venne chiamato il 118 per ricevere ulteriori soccorsi. Un paramedico della seconda ambulanza si rese conto che l’uomo era sotto attacco cardiaco: morì nonostante i tentativi di soccorso.


Massimiliano Mantiloni

Giornalista

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741