![Scritte e vernice sul comitato elettorale di Forza Italia in via De Sanctis](https://www.firenzepost.it/wp-admin/admin-ajax.php?action=kernel&p=image&src=file%3Dwp-content%252Fuploads%252F2014%252F05%252Fscritte-e-vernice-rossa-su-sede-comitato-elettorale-Forza-Italia-2.jpg%26thumbnail%3D610%2C&hash=f211e80e)
Firenze, colpite con le scritte anche sedi di Forza Italia e M5S
![Scritte e vernice sul comitato elettorale di Forza Italia in via De Sanctis (foto dalla pagina Facebook di Marco Stella)](https://i0.wp.com/www.firenzepost.it/wp-content/uploads/2014/05/scritte-e-vernice-rossa-su-sede-comitato-elettorale-Forza-Italia-2-604x446.jpg?resize=604%2C446)
FIRENZE – Non soltanto la sede regionale del Partito democratico in via Forlanini. Scritte vergate di rosso e macchie di vernice rossa, dello stesso tenore e stampo di quelle ritrovate sull’ingresso del Pd, sono apparse anche su sedi di Forza Italia e del Movimento 5 Stelle.
In via De Sanctis, alla sede del comitato elettorale del candidato consigliere di FI, Andrea Badò, una macchia rossa imbratta la vetrata d’ingresso e i vandali hanno scritto «Noi si bada a te», e «Tutti complici della macelleria sociale, 17 maggio corteo spezzone studentesco». Mentre sul muro accanto alla sede del comitato del M5S, in via Lorenzoni, è stato scritto, in rosso, «Tutti complici del massacro sociale, 17 maggio corteo spezzone studentesco».
«Questi atti vandalici sono la dimostrazione che il clima di odio in città è tutt’altro che sopito o cancellato – ha dichiarato il candidato sindaco di Forza Italia, Marco Stella, sulla sua pagina Facebook -. Esistono ancora alcuni “cretini” che credono di farsi notare e di mettere paura al nostro partito ed ai suoi candidati con minacce ed atti non degni di una città come Firenze».
«Non giustifico questi gesti – dice a Firenzepost la candidata portavoce sindaco di Firenze del Movimento 5 Stelle, Miriam Amato – ma capisco la rabbia di chi fa queste scritte. Le nuove generazioni non si sentono rappresentate e compiono questi atti eclatanti per farsi sentire. Mi dispiace che sia stato coinvolto anche il Movimento: noi siamo portatori di un altro modo di fare politica». «Invito questi ragazzi – conclude Amato – a tornare alla nostra sede a dirci in faccia queste cose e a discutere con noi».