«Museica», il nuovo concept album di Caparezza
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ROMA – Michele Salvemini, in arte Caparezza, è uscito con il nuovo album Museica il 22 aprile 2014. Si tratta di un concept album, a tema arte; il disco è realizzato come se l’ascoltatore venisse guidato all’interno di un museo, in un percorso tra le opere più famose della storia.
Ben 19 brani, stavolta, per il rapper pugliese, autore di altri cinque dischi di grande successo; l’ultimo, Il sogno eretico, un altro concept album a tema storia, fu un tributo a coloro che sono periti a causa dei loro pensieri e delle loro idee.
Da un viaggio ad Amsterdam, invece, trascorso al museo di Van Gogh, l’idea per Museica. In un museo si entra attraverso il primo pezzo, Canzone all’entrata. Un percorso attraverso il quale l’ascoltatore-spettatore, guidato da intermezzi parlati tra una canzone e l’altra, viene accompagnato “davanti” a una scorsa di quadri, canzone dopo canzone: un percorso di pensieri e riflessioni su temi contemporanei. Con citazioni e riferimenti storici, dal passato per narrare il presente, Museica diventa una critica alla società attuale, rimanendo in linea con gli album precedenti di Caparezza. In Mica Van Gogh, per esempio, il cantante paragona il pittore olandese a un adolescente moderno; Caparezza stuzzica con frasi dal tono ironico, e alla fine è ben chiaro chi esca vincitore dal confronto: «Lui 300 lettere, letteratura fine, tu 160 caratteri, due faccine, fine».
Numerose le citazioni artistiche, Goya, Fontana, Giotto, Duchamp e i dadaisti: in Cover, le copertine degli album di grandi come Nirvana, Beatles, Velvet Underground. Ogni brano da ascoltare parola per parola, ogni rima una riflessione profonda. Fai da tela, ispirato al dipinto Il piccolo cervo di Frida Kahlo. diventa una riflessione sull’apparenza della società moderna, sulla superficialità costruita delle identità, mediate dalle personalità altrui: «Ognuno di noi è una tela bianca che viene dipinta dai giudizi altrui; viviamo nell’illusione di essere noi stessi, in realtà siamo come ci dipingono gli altri».
Molteplici le collaborazioni con altri artisti, come in È tardi, realizzato con Michael Franti, un brano contro la frenesia contemporanea, dove tutti sono sempre in ritardo. Penultimo dell’album, anticipa Canzone all’uscita, che conduce fuori dal museo, a seguito di una incredibilmente istruttiva visita guidata.