Napolitano a Firenze per l’Europa, va anche ad applaudire Mehta
FIRENZE – Giornata fiorentina, venerdì 9 maggio, per il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Prima di partecipare in Palazzo Vecchio alla conferenza internazionale sull’Unione Europea, «The State of The Union», dove al mattino aveva parlato il premier Matteo Renzi, il Capo dello Stato si è recato in visita al Nuovo Teatro dell’Opera. Lì si è trattenuto per circa tre quarti d’ora durante i quali ha anche assistito alla prova dell’Otello diretta dal maestro Zubin Mehta. Fuori dal teatro si è radunata una piccola folla, in mezzo alla quale c’erano anche alcuni rappresentanti dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia (Anpi). Il Capo dello Stato li ha salutati dall’auto, mentre si allontanava.
Nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio il Presidente della Repubblica ha poi partecipato al confronto tra i candidati alla presidenza della Commissione Ue: José Bové per I Verdi, Jean Claude Juncker per i popolari, Martin Schulz per i socialisti e Guy Verhofstadt per i liberaldemocratici. Riferendosi alle imminenti elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo, Giorgio Napolitano ha dichiarato: «Credo che la risposta più sbagliata sia quella dell’astensionismo e di un voto di rigetto dell’Europa». «Di astensionismo le elezioni europee hanno sempre sofferto – ha aggiunto il capo dello Stato – ma qualsiasi previsione catastrofica o azzardata non mi convince». Parlando di «spread di populismi» Renzi «ha trovato una bella espressione. Io sono però preoccupato per i populismi; poi lo spread è una cosa un pò diversa».
«Mi auguro – ha concluso Napolitano – che l’evoluzione dei partiti politici vada verso la creazione di formazioni sempre più europee perché più i partiti diventano europei più possono superare le strettoie e le degenerazioni della politica nazionale».